Calcio&scommesse, deferito Gaetano Cutrufo: il legale, "nessun aspetto penale"
Dopo la notizia del deferimento della Procura Federale, l’avvocato Vincenzo Minnella chiarisce con una nota la posizione dei fratelli Gaetano e Graziano Cutrufo. All’epoca dei fatti contestati, i due erano rispettivamente presidente del Siracusa e del Palazzolo.
“Questa vicenda trae origine da una lunghissima e complessa indagine dalla DDA di Reggio Calabria che si è conclusa con numerosi avvisi di garanzia e misure cautelari a carico di soggetti terzi. Dalle indagini, che non hanno in alcun modo coinvolto la famiglia Cutrufo, è emersa la totale estraneità di Gaetano e Graziano Cutrufo i quali non sono stati sentiti dalla Magistratura ordinaria, neppure come persone informate sui fatti. La Procura di Reggio Calabria, poi, non ravvisando alcuna ipotesi di reato nei confronti dei fratelli Cutrufo ha trasmesso gli atti alla Giustizia Sportiva al fine di valutare, sotto tale profilo, se vi fossero state delle condotte censurabili ricordando che, ai sensi dell’art. 24 del codice di giustizia sportiva vigente, vi è divieto assoluto per i dirigenti sportivi di scommettere anche qualora si tratti di scommesse autorizzate”, scrive il legale della famiglia Cutrufo.
Quanto all’episodio contestato a Gaetano Cutrufo, “nonostante sia stato ampiamente documentata in sede di indagine sportiva l’assoluta inesistenza di riferimenti diretti a lui, la Procura Federale ha comunque ritenuto di sottoporre al Tribunale federale una circostanza (marginale) e segnatamente una intercettazione ambientale (nell’auto di un terzo soggetto, ndr) nella quale si fa riferimento ad una scommessa che, la procura federale ipotizza possa riferirsi all’ex presidente Cutrufo. Tuttavia – aggiunge ancora l’avvocato Minnella – dalle risultanze della stessa procura, nel corso della telefonata non emerge mai il nome di Gaetano Cutrufo nè circostanze concordanti che possano ricondurre allo stesso in maniera inequivocabile. Allo stato, quindi, pacificamente esclusa ogni responsabilità di natura penale ed accertata l’estraneità dei fratelli Cutrufo alle vicende giudiziarie, è ovvio che la vicenda verrà trattata dal Tribunale Federale che, certamente, ben valuterà la totale inconsistenza dell’ipotesi sopra riportate”.