Quella data s'ha da cambiare: elezioni della ex Provincia il 19 aprile, c'è chi dice no
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La data scelta dalla Regione per le elezioni per il presidente della ex Provincia non convince pezzi importanti della politica siracusana. E questo perchè chiamati a votare sono solo i sindaci ed i consiglieri comunali in carica. Ma a Siracusa, attualmente, il Consiglio comunale non c’è. Pachino è comune commissariato, senza sindaco e senza assise cittadina è anche Floridia. Insomma, verrebbero così a mancare troppi “pezzi”.
Qualche perplessità in questo senso è stata espressa da Pippo Gianni, sindaco di Priolo e considerato il “papabile” nuovo presidente della ex Provincia Regionale. Più deciso Enzo Vinciullo. “La Regione mostra la solita miopia e strafottenza nei confronti della provincia di Siracusa dove i Consigli Comunali sono sciolti o sono in attesa di sentenza del giudice. Il primo caso è quello della città di Siracusa, che l’8 aprile attende la decisione del Cga e
che, a secondo di quale sarà, potrebbe consentire ai consiglieri comunali di tornare in carica e quindi votare, così come a giorni dovrebbe essere fissato il ricorso al Tar dei candidati che contestano lo scioglimento dell’assise cittadina”, argomenta Vinciullo. Ricorda poi i casi, già citati, di Pachino e di Floridia per poi aggiungere Augusta dove si sta per tornare a votare per rinnovare sindaco e consiglio comunale. “E’ allora mai pensabile che si possa eleggere il presidente della ex Provincia delegando solo ad una minoranza una scelta impegnativa che dovrà durare per i prossimi anni?”, si chiede il leader di Siracusa Protagonista. “Mi sorprende – conclude – che la provincia di Siracusa non abbia trovato nessuno che abbia difeso il diritto del territorio ad essere rappresentato non dalla minoranza dei cittadini ma dall’intera realtà”.