Rianimazione a Siracusa, Avola e Lentini: un piano da 3,2 milioni per rinforzare i reparti
La richiesta è partita nelle ore scorse per Palermo: l’Asp di Siracusa ha bisogno di 3,2 milioni di euro per interventi urgenti nelle strutture di rianimazione, terapia intensiva e malattie infettive negli ospedali di Siracusa, Lentini ed Avola. La dettagliata relazione è finita sul tavolo dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza e nelle sue pagine annovera tutte le esigenze dei reparti dei nosocomi aretusei, come peraltro lo stesso assessorato regionale aveva richiesto nei giorni dell’emergenza coronavirus.
Per l’Umberto I di Siracusa è stata segnalata la necessità di una riqualificazione delle stanze, dei bagni e degli impianti di gas medicinali e trattamento aria nel reparto di malattie infettive. In rianimazione si accelera per aumentare i posti attualmente disponibili ed arrivare quindi ad un totale di 8. Serve subito un nuovo ventilatore polmonare ed in un secondo momento, da non spostare troppo in là nel tempo, anche l’ammodernamento di quelli attualmente disponibili.
Anche la rianimazione del Di Maria di Avola deve dotarsi almeno di un altro posto letto per arrivare ad un totale di 6. Ma rapidi adeguamenti strutturali potrebbero permettere di guadagnare gli spazi necessari per arrivare agli 8 indicati nel piano ospedaliero regionale per il nosocomio avolese.
A Lentini manca un posto letto in terapia intensiva. Sono 5 attualmente, ma con l’acquisto di un ventilatore polmonare anche qui si potrebbe subito attivare anche la sesta postazione.
La Regione invierà tutti i dati forniti dalle Aziende Sanitarie Provinciali al governo nazionale che ha assicurato veloci stanziamenti anche per la sanità isolana.
Il mondo politico locale, intanto, si mobilita chiedendo alla Regione ed al governo di fare in fretta per non lasciare margini di impreparazione di fronte alla possibile emergenza da fronteggiare.