Coronavirus, il caso dell'80enne di Sortino: la Regione, "decesso per ictus"
E’ un 80enne di Sortino il primo morto in Sicilia per il coronavirus. Il terzo caso positivo in provincia di Siracusa era stato ricoverato inizialmente all’ospedale Muscatello di Augusta ma per via delle sue condizioni era stato trasferito a Caltagirone, all’ospedale Gravina, dove il suo cuore ha cessato di battere. Secondo quando si è appreso, l’uomo era affetto da pregresse patologie e non si era allontanato da Sortino dove il sindaco, Enzo Parlato, ha subito attivato il protocollo che prevede la quarantena per i familiari. Al momento, sono circa 15 le persone in isolamento domiciliare nella cittadina siracusana.
Secondo quanto si apprende, l’80enne era stato ricoverato tre giorni fa per un ictus. Alcune complicanze respiratorie avevano convinto i medici della necessità di procedere con il tampone, il cui risultato è stato positivo. Si attende nelle prossime ore il responso definitivo dello Spallanzani di Roma, l’unico istituto che può certificare realmente il coronavirus. Nel frattempo, però, le condizioni dell’uomo si sono aggravate, rendendo necessario il trasferimento a Caltagirone, dove è attiva anche la terapia intensiva. Qui è sopraggiunto il decesso. L’assessore regionale alla salute Razza, spiega però che l’uomo non sarebbe deceduto per le conseguenze del virus Covid 19 ma per ictus. I sanitari avrebbero effettuato il tampone in via precauzionale.
Preoccupazioni vengono espresse dal segretario provinciale della Fsi-Usae, Renzo Spada. “Si apprende solo oggi che il paziente trasportato dall’equipaggio 118 di Sortino sabato 7 Marzo è risultato positivo al primo tampone del coronavirus”. Spada si dice preoccupato per la salute dei lavoratori della postazione 118 di Sortino (medico, infermiere, autista soccorritore) ed i loro familiari. “Deve intervenire l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per verificare quale falla nel sistema sanitario siciliano ha permesso che accadesse tutto questo. Si devono tutelare chi oggi si trova in prima linea ad affrontare una così grave emergenza sanitaria”.
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