Bad Mask, la difesa di Irene Pivetti: "io parte lesa". Il Codacons si costituisce parte offesa
Sarebbero tre i fascicoli aperti nei confronti della ex presidente della Camera, Irene Pivetti, per i reati di frode in commercio, falso documentale e violazione dei dazi doganali. Uno dalla Procura di Siracusa, nell’ambito dell’operazione Bad Mask, e gli altri dalle Procure di Savona e di Roma. Secondo le accuse, la società di cui la Pivetti è amministratrice (Only Italia Logistics), avrebbe commercializzato mascherine non conformi provenienti dalla Cina.
“Se dovesse essere ‘invalido o falso’ il certificato emesso dalla società polacca che attesta la conformità delle mascherine è chiaro e evidente che io e la società saremmo parte lesa nell’inchiesta”, ha affermato nelle ore scorse l’ex presidente della Camera, dopo il sequestro in tutta Italia di 9.000 mascherine importate dalla Cina dalla società riconducibile all’ex esponente della Lega Nord.
Intanto il Codacons ha annunciato che depositerà alla Procura della Repubblica di Siracusa la richiesta di costituzione di parte offesa nel procedimento scaturito proprio da quel sequestro, effettuato dalla Guardia di Finanza. Per l’associazione dei consumatori, “se le contestazioni saranno confermate, il fatto è gravissimo”. E questo perchè “le mascherine – spiegano – in quanto non conformi, potrebbero essere potenzialmente pericolose e ciò potrebbe emergere con la consulenza tecnica affidata dal pm di Savona, Giovanni Battista Ferro, ad un esperto. Il Codacons attende gli sviluppi delle indagini e chiede di intensificare i controlli per quello che sembra essere il business di questo periodo di emergenza”.