Rientro degli studenti fuori sede, la Regione dice si ma "verifica delle condizioni e quarantena"
I siciliani fuori sede, in particolare gli studenti universitari, potranno rientrare in Sicilia. Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, in un video sui suoi canali social istituzionali. “Un vero blocco ai rientri per necessità non c’è mai stato. Adesso allarghiamo: possono rientrare coloro che si debbono ricongiungere con le famiglie. E’ chiaro che serve la verifica delle condizioni al momento dello sbarco e i rientranti dovranno poi mettersi in quarantena. Nessuno – ammonisce il presidente della Regione – deve pensare che la partita sia chiusa. Fase due non vuol dire tutti liberi. Rientri si, ma con necessaria prudenza e responsabilità”.
Nelle ultime ore, centinaia erano stati gli appelli indirizzati a Musumeci con gli studenti universitari che erano sin qui rimasti al nord uniti nell’hashtag #fateciritornare. “Sono un padre e comprendo le necessità di una famiglia. Ma da presidente della Regione devo trovare punto di equilibrio tra le esigenze affettive e quelle della prudenza e della cautela, per evitare che si possa entrare in Sicilia ed essere poi inconsapevoli portatori del virus. Restiamo prudenti per non ricominciare daccapo. Buon rientro a chi ha un buon motivo per rientrare nella nostra Isola”, ha detto ancora il presidente siciliano.
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Nello specifico, la Regione ha richiesto al Ministero dei Trasporti di portare i voli da Roma per Palermo e Catania da due a quattro al giorno, “sperando che Alitalia non si abbandoni a speculazioni. Il costo dei voli, mi segnalano, è inaccessibile e inaccettabile. Manteniamo la corsa del treno da Roma a Messina – spiega ancora Musumeci – e per quanto riguarda lo Stretto, chiediamo di passare da 5 corse ad 8”.
Con l’andare del tempo, se la curva dei contagi non dovesse riprendere a salire, la Regione chiederà di aumentare di volta in volta voli, treni e corse dei traghetti. “Andare in giro con la mascherina è essenziale, guanti in un locale chiuso altrettanto importante. Sapete già che abbiamo consentito varie attività, vorremmo autorizzarne altre ma non dipende da noi. Stiamo pressando perchè parrucchieri e barbieri possano riaprire in Sicilia il 18 maggio”.