Siracusa. Le elezioni del 2018 in Procura, la rivelazione di Reale: "io ascoltato dai magistrati"
A dieci giorni dalla decisione del Cga di Palermo sul ricorso relativo al risultato delle elezioni amministrative del 2018, Ezechia Paolo Reale rivela anche l’esistenza di una inchiesta penale. “Sono stato recentemente ascoltato dai magistrati come persona informata sui fatti”, dice in diretta su FMITALIA. “Mi hanno mostrato dei documenti che sono stati acquisiti presso il Comune di Siracusa e mi sono stati richiesti dei chiarimenti su altri passaggi. Deduco che l’amministrazione sia a conoscenza di questo passaggio”.
L’attenzione della Procura sarebbe concentrata su due passaggi: la presunta sparizione delle schede in alcuni seggi e il contenuto dei verbali delle sezioni elettorali. Ezechia Paolo Reale non ha nascosto di ritenere che, a suo giudizio, vi sarebbero stati riportati in alcuni casi “dati falsi”. E sarebbero emerse anche delle situazioni in cui sarebbero stati conteggiati “più voti che votanti”. Tutto materiale che è già all’esame dei giudici amministrativi e, da qualche tempo, anche della Procura di Siracusa. “Per esperienza da penalista, deduco vi siano stati dei sequestri in Comune. Se provvedimento vi è stato, perchè nasconderlo? Deve essere portato a conoscenza dei cittadini”, dice ancora Reale nel suo intervento su FMITALIA.
Il 28 maggio, intanto, atteso il pronunciamento del Cga ovvero l’atto finale dopo che a dicembre scorso il Tar di Catania aveva parzialmente accolto il ricorso, presentato proprio da Ezechia Paolo Reale. In quella occasione, i giudici amministrativi avevano disposto l’annullamento delle preferenze in 9 sezioni (con ripetizione della tornata elettorale in quei seggi, ndr) e della proclamazione a sindaco di Francesco Italia. La richiesta di sospensiva presentata dallo stesso primo cittadino è stato accolta poco dopo dal Cga, con fissazione della camera di consiglio ai primi di aprile. Reale non è rimasto a guardare ed ha allegato ulteriore istanza con cui viene chiesto di annullare il voto in almeno altre 10 sezioni.
Ma l’emergenza coronavirus ha poi suggerito di spostare ulteriormente in avanti la data di trattazione. “Non saranno ascoltati gli avvocati ma solo riletti gli scritti, per ragioni di cautela. Non è il massimo, però al momento è richiesto così. Probabilmente la decisione avverrà senza contraddittorio. Attendo con tranquillità”, dice ancora Reale. “Ho sollevato una questione di alto profilo: ogni singolo voto del cittadino deve avere un penso nel computo della rappresentanza. Inaccettabile quello che invece pare essere accaduto a Siracusa. Fatti gravi che ho segnalato, anche con questioni tecniche non meno rilevanti, che dovrebbero portare a riconsiderare il risultato finale delle elezioni”.