Caravaggio in prestito? Giansiracusa a capo della "resistenza" siracusana: "Noi i prostituti del mondo"
“Ancora una volta ci ritroviamo a parlare di opere d’arte in prestito. L’anno scorso l’Annunciazione, oggi il Seppellimento di Santa Lucia, perchè abbiamo una politica debole e siamo la mangiatoia bassa d’Italia”. Lo storico dell’arte, Paolo Giansiracusa torna a gridare allo scandalo mentre si valuta la possibilità di concedere in prestito per una mostra di Rovereto, in Veneto, l’opera di Caravaggio, oggi custodito nella chiesa di Santa Lucia alla Badia. “In Sicilia c’è una debolezza politica che va affrontata. Che gli enti come la Soprintendenza o la Curia si limito al passaggio di carte, è prevedibile, scontato. La questione va affrontata politicamente, perchè quì chiunque può chiedere un’opera e ottenerla mentre altrove è grave, impensabile”. Giansiracusa cita i deputati e senatori siracusani e ne chiede l’intervento. “Se non riusciamo a vincere questa battaglia- sollecita- nessuno più ci chiederà un’opera in prestito e ci danneggerà. Il Seppellimento di Santa Lucia è grande come un vano abitativo. Tremano le osse a pensare di farlo viaggiare, cosi’ delicato, tanto da non potere rientrare nella chiesa di Santa Lucia al Sepolcro perchè le condizinoi ambientali sarebbero attualmente letali per l’opera, che è il più grande capolavoro del ‘600. E’ l’apice dell’arte di Caravaggio, è il testamento del Caravaggio, la sua radiografia. E’ l’apice della cultura della Controriforma”. Giansiracusa contesta anche le promesse di realizzazione di una teca, ad esempio, per l’opera. “Mi chiedo come mai il Fec si muova solo adesso e parli solo adesso di restauro. Dal 1983 l’opera non ha una collocazione stabile, da quando fu ultimato il restauro eseguito a Roma, con delle prescrizioni chiare all’epoca. Solo adesso i restauratori si ricordano di guardare le condizioni del dipinto? Solo per sapere se può viaggiare? E’ come se la teca dovesse guadagnarsela andando in prestito. Dovremmo metterci 10 paia di guanti prima di toccare il capolavoro assoluto della cultura artistica del 600, che contiene in sè tutto quello che c’è da sapere di quell’epoca”. Poi le parole dello storico dell’arte si fanno ancora più chiare. “I nostri politici, deputati, ci dicano perchè siamo i prostituti del mondo- tuona- Per un museo o una città è grave quando un’opera viene prestata e portata altrove. Immaginate che migliaia di persone, quando vengono nel nostro territorio, lo fanno anche per ammirarne le opere d’arte”. Infine una sollecitazione:Il Seppellimento di Santa Lucia va musealizzato. La strada è questa. Chiunque collaborerebbe per un progetto di questo genere, anche sponsor privati, perfino commercianti, che in passato hanno espresso tale tipo di disponibilità”. Infine un chiaro messaggio. “Chi ha preparato le carte, le guardi molto bene- conclude- perchè le porterò in tribunale se contengono leggerezze.Non si impacchetta come un piatto di pasta un’opera d’arte come quella di cui stiamo parlando”.