Siracusa. Fiera del Mercoledì, disco verde per tutti gli ambulanti
Tutti gli ambulanti del mercato del mercoledì di piazza Sgarlata potranno rimontare i loro banchetti. Da domani, infatti, cade il blocco imposto dall’emergenza Covid-19 verso commercianti dei settori non alimentari e che rappresentano la parte più consistente della fiera: circa 270 stalli che si aggiungono ai 60 del settore alimentare e che già nelle scorse settimane sono tornati nell’area vicina alla chiesa di San Metodio.
La conferma arriva dall’assessore alle Attività produttive e mercati, Cosimo Burti.
Come da tradizione, ogni mercoledì tornerà quindi a riempirsi piazza Sgarlata, ma attenzione: i commercianti ed i clienti dovranno attenersi al rispetto delle norme contro la diffusione dell’epidemia. Gli accessi saranno contingentati e avverranno attraverso dei varchi controllati da agenti della polizia municipale. Tutti, operatori e clienti, dovranno indossare la mascherina e rispettare la distanza
interpersonale evitando gli assembramenti.
All’interno del mercato i controlli saranno assicurati, oltre che dai vigili urbani, anche dall’Associazione nazionale Polizia di Stato e dall’Associazione nazionale carabinieri.
Il percorso che ha portato alla piena funzionalità della cosiddetta Fiera del mercoledì e stato concertato con i rappresentanti degli ambulanti che “si sono impegnati a collaborare per il rispetto delle misure anticontagio – spiega l’assessore Burti – e hanno concordato una piccola riduzione dell’area degli stalli per consentire un distanziamento di 3 metri e mezzo tra una postazione e l’altra. Siamo tra le prime città siciliane a compiere questo passo che vuole essere una dimostrazione di fiducia e di attenzione – prosegue Burti – verso una delle categorie che maggiormente ha sofferto in questi mesi. Quella di domani è una prova generale e, allo stesso tempo, una scommessa che giochiamo per un ritorno alla piena attività di uno dei mercati settimanali più estesi e frequentati della città”.
In foto: uno scorcio della fiera del mercoledì, prima del covid-19