Siracusa. Meno denunce e furti, invariato il numero delle rapine: il bilancio annuale dei carabinieri
Diminuiscono i reati denunciati ai carabinieri: a 9940 a 9080, con un decremento del 9 per cento in provincia di Siracusa (il 68 per cento dei reati denunciati alle forze dell’ordine). Sono i numeri del bilancio dell’attività svolta nel corso dell’ultimo anno, sciorinati durante le celebrazioni , questa mattina al comando provinciale, del 206esimo anniversario della fondazione dell’Arma. Il numero di reati scoperti è stato pari al 30 per cento di quelli per cui i carabinieri hanno proceduto, come nell’anno precedente. Invariato il numero di rapine, 63. Particolarmente positivo il dato inerente ai furti denunciati, passati da un totale di 4.503 a 4.012 (-11%), nonostante le preoccupazioni inerenti al possibile incremento di furti che si sarebbe potuto scoprire a conclusione del lockdown.
Dall’inizio dell’anno (periodo gennaio – maggio 2020), le persone denunciate a piede libero dai Carabinieri aretusei per reati di vario genere sono state 1.908, con un incremento del 28,4% rispetto all’omologo periodo precedente, mentre il numero degli arresti, nonostante le difficoltà riscontrate nel lockdown, è comunque stato notevole: 223 in totale (con un calo di appena il 10% rispetto ai primi cinque mesi del 2019), di cui 129 in flagranza e 94 su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’attività antidroga ha ancora una volta dato risultati importanti, consentendo il sequestro di complessivi kg. 42 di stupefacenti di vario genere e l’arresto di 113 soggetti, consentendo, altresì, di individuare 448 soggetti dediti all’assunzione di droghe (+25% rispetto ai 359 del periodo in comparazione), per lo più giovani, segnalati alle Prefetture di residenza.
Il contrasto ai reati in materia di violenza di genere, con particolare riguardo ai maltrattamenti in famiglia ed agli atti persecutori (stalking), dopo l’adozione del Codice rosso e le discendenti disposizioni della Procura della Repubblica di Siracusa, ha visto un consolidamento dell’attività operativa che si è concretizzata, negli ultimi 12 mesi, nell’arresto di 14 soggetti e nel deferimento in stato di libertà di altri 12 resisi responsabili di odiose condotte in danno di fasce deboli.
Tra le attività di polizia giudiziaria piu’ rilevanti. A luglio del 2019, rapina con sequestro di persona sventata, presso l’ufficio postale di Belvedere, con un uomo armato di pistola che, per sfuggire all’arresto, prendeva in ostaggio alcuni dipendenti e clienti; l’operazione, dopo estenuante trattativa, si concludeva, senza alcun ferito, con l’arresto del rapinatore ed il recupero dell’intero provento del reato, pari a circa 13.000 euro.
L’arresto di 4 persone a Catania, lo scorso due maggio, mentre, a bordo di due autovetture in una via cittadina di Siracusa, in orario notturno, stavano dando corso ad uno scambio di sostanza stupefacente:sequestrato, diviso in due confezioni, 1,1 kg. di marijuana nonché 400euro in contanti;
La Compagnia di Noto a giugno dello scorso anno ha arrestato due giovani, accusati di un efferato omicidio commesso 4 giorni prima ad Avola; poi l’operazione Bugs Bunny, con 5 arresti per spaccio di droga. A Pachino, il mese scorso, sette arresti, sempre per spaccio di stupefacenti, con l’operazione TA-TA.; l’arresto di ieri, per un caso di lupara bianca del 2015, a Pachino. • il 16 settembre 2019, unitamente alla Compagnia Carabinieri Aeronautica Militare di Sigonella, a conclusione dell’indagine denominata Black Gold, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, il Nucleo Operativo e Radiomobile di Augusta e la Stazione di Lentini hanno sottoposto all’obbligo di dimora 7 persone responsabili dei reati di associazione per delinquere, furto aggravato, ricettazione, inquinamento ambientale e distruzione o sabotaggio di opere militari, per aver sottratto in più occasioni carburante dall’oleodotto servente il locale aeroporto militare per un quantitativo pari a circa 212.000 litri di carburante, del valore orientativo di
€ 170.000,00, causando danni all’amministrazione militare quantificati in € 800.000,00.
L’aliquota Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura di Siracusa, il 6 febbraio 2020, ha concluso l’operazione convenzionalmente denominata Povero Ippocrate, che ha fatto emergere il diffuso malaffare esistente da tempo nel campo sanitario da parte di alcuni soggetti coinvolti nelle procedure di concessione delle pensioni di invalidità, conclusasi con l’arresto di 2 persone (la responsabile di un patronato abusivo ed un medico), l’esecuzione di 2 misure cautelari di obbligo di dimora e di 5 misure interdittive professionali a carico di altrettanti medici, per un numero complessivo di denunciati 71 a piede libero e beni sequestrati del valore totale di circa € 600.000,00. Molteplici i reati contestati a vario titolo agli indagati: corruzione aggravata, abuso d’ufficio, falso materiale ed ideologico, sostituzione di persona, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, nel mese di febbraio 2020, ha dato corso all’operazione Barrakan, con cui sono stati sequestrati ai fini di confisca, su disposizione del Tribunale etneo, Sezione Misure di Prevenzione, susseguente a proposta della D.D.A. di Catania, nr. 2 società, conti correnti, nonché circa 410 tra camion, rimorchi ed autoveicoli, tutti beni riconducibili a soggetti legati al clan mafioso Nardo, per un ammontare di € 50.000.000,00 (cinquanta milioni), colpendo duramente la mafia dei trasporti su gomma degli agrumi.
Sulle strade, sanzioni per 3,5 milioni di euro a utenti indisciplinati con oltre 2700 verbali per violazioni al Codice della Strada.