Campo di Cassibile, l'assessore Gentile fa chiarezza dopo le accuse di Fratelli d'Italia

 Campo di Cassibile, l'assessore Gentile fa chiarezza dopo le accuse di Fratelli d'Italia

Sembrano essere dissipati sul nascere i dubbi sollevati dalla deputata Carolina Varchi di Fratelli d’Italia sul presunto conflitto d’interessi che avrebbe coinvolto l’assessore Rita Gentile in merito alla gestione della vicenda legata alla baraccopoli di Cassibile ed al progetto FAMI. Sul tema è intervenuto ieri il sindaco, Francesco Italia ed anche Lealtà e COndivisone, forza politica di cui l’assessore è esponente, aveva replicato, in mattinata alle accuse del partito di Centrodestra, in provincia guidato dal commissario Napoli.
“Ho letto con interesse l’ interrogazione parlamentare presentata dall’On. Varchi finalizzata ad accertare la legittimità dell’iter relativo ad un bando FAMI, pubblicato dal Dipartimento per le Libertà Civili e delle Immigrazioni, Ministero dell’interno in data 21/01/2019, che mi vede coinvolta come soggetto e oggetto della questione-premette l’assessore Rita Gentile-
Dalla lettura si coglie con immediatezza che la presentazione del quesito è preceduta da una disamina del campo non autorizzato dei lavoratori stagionali immigrati che da più di vent’anni sorge alle porte di Cassibile. Problematica che vede l’amministrazione comunale, sin dal suo insediamento, alla ricerca di soluzioni, in collaborazione con le altre istituzioni del territorio e con il mondo dell’associazionismo, rispettose sia delle problematiche lamentate dalla cittadinanza che del diritto dei lavoratori agricoli ad una accoglienza adeguata alla dignità umana.
Essendomi spesa sin dall’inizio del mio ingresso in Amministrazione, dapprima come consigliera comunale e adesso come assessore al Dialogo interculturale-prosegue- sul tema in questione, mi sorge il fondato dubbio che, più che ricercare la conferma della legittimità o meno del procedimento FAMI, si voglia semplicemente screditare una persona che nel suo ruolo attuale sta operando con determinazione per la costruzione di un “progetto Cassibile” possibile e praticabile.
Mi sembra doveroso spiegare all’On. Varchi che il mio impegno politico non nasce , come per molti, nelle segreterie di un partito. La mia storia personale è sempre stata lontana dalla politica attiva e, quindi, la mia candidatura non poteva che maturare in seno al mondo dell’associazionismo e, nello specifico, negli ultimi anni all’interno dell’impegno in “Accoglierete “, associazione che ha registrato l’adesione di molti dei soci al progetto politico della lista civica di “Lealtà e Condivisone” che ci ha visti candidati in molti”.
Gentile ripercorre, poi, alcune fasi del suo impegno politico.
“Al mio ingresso in consiglio comunale, nel settembre 2019 , è seguito il mio naturale allontanamento da un ruolo attivo in associazione e, successivamente, le conseguenziali dimissioni da vice presidente e da socia-fa presente- Il bando FAMI in questione, così come per altri bandi, ha seguito la normale procedura che ha visto l’Amministrazione attivarsi attraverso una delibera di Giunta, poi con un avviso pubblico e, infine, con una selezione delle idee progettuali presentate, che è stata effettuata da una commissione composta da un dirigente e da due funzionari. L’idea progettuale selezionata ha visto un insieme di enti, privati e pubblici: AccoglieRete ,Oxfam, ImpactHub, CPIA (Ministero pubblica istruzione), Fondazione Maristi, ARCI. Questi hanno co-progettato, come da prassi, con i funzionari incaricati per poi inviare la soluzione definitiva al Ministero entro i tempi stabiliti dal bando.
Da quanto sopra va evidenziato con chiarezza che la scrivente all’epoca non ricopriva la carica di assessore ma di consigliera comunale e la dott.ssa Simona Cascio, in qualità di presidente ARCI, aveva il diritto e il dovere di partecipare a tutti i bandi che erano in linea con la mission della sua organizzazione.
Da qui si evince con chiarezza l’assenza di qualsivoglia conflitto d’interesse da parte della scrivente e tanto meno della dott.ssa Cascio, all’epoca libera cittadina.
Va ancora rilevato che il progetto presentato è stato selezionato da una commissione nazionale fra 117 progetti, alcuni dei quali presentati da città importanti quali, ad esempio, Palermo.
Credo che essere stati selezionati come unica città siciliana meriti una lode per i funzionari e per il gruppo di associazioni e di enti pubblici che hanno partecipato alla sua ideazione e alla sua progettazione.
Su questo spero che anche l’On. Varchi concordi.
Altro punto evidenziato dall’interrogazione, attiene alla selezione prevista dal bando per l’individuazione delle figure professionali che attueranno le diverse azioni del progetto. Inviterei, al riguardo, tutti coloro che vogliano verificare la legittimità dell’iter seguito, a documentarsi sulle regole previste in materia di realizzazione dei FAMI per poter constatare che ogni aspetto è stato rispettato in tutte le sue parti”.
Infine una richiesta indirizzata proprio alla deputata Varchi dall’asssessore Gentile e cioè che “a conclusione della legittima verifica richiesta, di pubblicare, con la stessa solerzia con cui è stata annunciato il mio conflitto d’interesse, l’esito che i pubblici uffici andranno a riscontrare .La pregherei ancora di far comprendere ai suoi compagni di partito che il problema di Cassibile è un problema di TUTTI e che cercare di screditare chi in prima persona sta cercando, come delegata di una amministrazione comunale, soluzioni sostenibili nel tempo e rispettose delle ragioni di tutti, non aiuta a risolvere i problemi.
Tanto meno non aiuta cercare di alimentare nella popolazione un malcontento su una problematica pluridecennale. C’è, invece, l’esigenza che tutte le istituzioni, le associazioni e la cittadinanza siano coesi nel pretendere l’attuazione di quelle progettualità necessarie ad aggredire il problema nei suoi tanti aspetti, consapevoli che il problema degli alloggi, pur prioritario, rappresenta solo uno dei punti da cui partire per poi affrontare via via i tanti intricati nodi di questa dolorosa vicenda Cassibile” .

 

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