Mircea Cantor, straordinaria prima mondiale al Teatro greco di Siracusa: evento site specific
Il premio Marcel Duchamp 2011, Mircea Cantor, chiude con una esclusiva performance “site specific” la stagione speciale Inda 2020 Per voci sole, prodotta dalla Fondazione Inda. Per la prima volta nella storia dell’Istituto Nazionale del dramma antico, domenica 30 agosto, il Teatro Greco di Siracusa diventerà la scenografia di un’originale ideazione concepita appositamente dall’artista rumeno noto in tutto il mondo.
“Il suono del mio corpo è la memoria della mia presenza” coinvolgerà gli allievi e i docenti dell’Accademia d’arte del dramma antico in un rituale a forte impatto simbolico, per rappresentare la rinascita dopo la pandemia. Dario La Ferla firma i movimenti di scena, Simonetta Cartia ed Elena Polic Greco la direzione del coro, Simone Caserta le musiche, alle campane Denis Latîșev.
“La creatività umana è il miglior vaccino in tempi di difficoltà”, dice Mircea Cantor. “Una delle condizioni indispensabili delle mie performance è il corpo e la presenza dell’essere umano. Ho iniziato da tempo a riflettere sull’idea di suono e in particolare sulla voce umana, e per questo progetto dell’Inda ho voluto associare la voce umana a qualcosa che potesse farla risuonare come strumento, evocando le idee che la voce stessa suscita, così ho immaginato una campana, oggetto bello e misterioso, onnipresente nella storia dell’uomo e nelle varie culture”.
Grazie al partenariato digitale siglato dalla Fondazione Inda con TIM, sarà possibile seguire gratuitamente la serata in streaming sia in diretta sia in differita nei sette giorni successivi collegandosi al sito www.indafondazione.org
La serata del 30 agosto inizierà con la consegna del Premio Custodi della Bellezza a Fiammetta Borsellino e dell’Eschilo d’oro a Eva Cantarella. Dopo la performance di Mircea Cantor verrà “lanciata” la stagione 2021 con Galatea Ranzi, Anna Della Rosa e Lucia Lavia in scena per alcuni brani tratti da Le Nuvole di Aristofane, Ifigenia in Tauride e Baccanti di Euripide.