Miasmi a Priolo: verifiche negli impianti e stop ai mezzi pesanti nel centro abitato

 Miasmi a Priolo: verifiche negli impianti e stop ai mezzi pesanti nel centro abitato

“Subito indagini, per capire cosa sia accaduto e per adottare provvedimenti definitivi”. Il sindaco di Priolo Pippo Gianni torna sugli episodi di miasmi nell’aria che si sono registrati in questi giorni nel territorio priolese. Il tema è stato al centro di un incontro, convocato dal primo cittadino, al Palazzo Municipale. Il vertice , a cui hanno preso parte i responsabili della zona industriale, il Comandante dei Vigili Urbani, il Dirigente di Protezione Civile, i tecnici, a Giunta, il Presidente del Consiglio e l’esperto ambientale, l’ingegnere Giusepp Raimondo, aveva lo scopo di fare il punto della situazione.
Il Comune  sta verificando  le performance del parco serbatoi SG 10 e degli impianti SUD, per bloccare eventuali emissioni di sostanze volatili.
Se ne occuperà una squadra comunale, appositamente costituita e che, insieme all’ARPA, sta effettuando dei sopralluoghi. Agli stabilimenti è stato richiesto l’immediato avvio di controlli per comprendere se gli impianti abbiano presentato eventuali criticità.

Nel centro abitato, intanto, deciso lo stop ai mezzi pesanti. Per quelli che si muovono in direzione Catania,  divieto di circolazione sulla SP 14, all’altezza della rotatoria. Il traffico sarà dirottato sulla provinciale 25.  Altro divieto sarà apposto sulla SP 114 per i mezzi in circolazione in direzione Siracusa, nel punto in cui viene indicato l’inizio del territorio comunale, con deroga solo per i mezzi che effettuano fornitura di carburante e per quelli che devono obbligatoriamente recarsi all’interno del paese.
“Quello che è successo in questi giorni – ha commentato il Sindaco Gianni – ci lascia infuriati, preoccupati e perplessi. Qualche azienda ha un atteggiamento che definire superficiale è poco e che complica i rapporti con i priolesi, il Comune e la stessa zona industriale. Ho preteso che ci facciano sapere cosa è accaduto in questi giorni. Nel frattempo una squadra composta dal mio consulente ambientale, dai tecnici, dai Vigili Urbani e dalla Protezione Civile sta effettuando sopralluoghi in una serie di punti precisi, dove sono state registrate emissioni in atmosfera, come i serbatoi che si trovano alle spalle di Priolo, ma anche in altri camini. Vogliamo immediatamente sapere chi è responsabile di quanto accaduto”.
I dati delle centraline parlano di un aumento di idrocarburi non metanici dalle 20 del 20 agosto alle 9 del 31, con contestuale aumento dei valori di BTX, benzene, toluene e xilene. L’Airsense, spettometro di massa installato sul laboratorio mobile in via Di Mauro, ha evidenziato oltre alla presenza di butano e pentano anche sostanze odorigene come isobutilmercaptano e tiofene. “Tutto ciò – scrive il Responsabile del servizio Tutela Ambientale ed Ecologia dell’ex Provincia – in condizione di calma, o quasi, di vento, con direzione prevalente Nord/Nord-Ovest”. Il CIPA ha inoltre segnalato un’inversione termica a partire dalle 4:00 del 31 agosto.
Secondo i tecnici sarebbero proprio queste concause a generare i cattivi odori: una inversione termica accompagnata da poco vento, a lieve prevalenza Nord/Nord-Ovest.
I serbatoi SG 10, chiusi con tetti galleggianti, lascerebbero filtrare lievi emissioni che in determinate condizioni, alte temperature, calma di vento e inversione termica, favorirebbero alcuni accumuli e i conseguenti episodi di cattivo odore.

 

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