Coronavirus, la Regione ordina 2 milioni di tamponi rapidi: "attesa crescita contagi"
“Ci aspettiamo una crescita dei contagi e quindi una maggiore necessità di di cure. Senza un vaccino, sarà fondamentale mantenere le buone prassi nei prossimi sei mesi”. E’ uno passaggi centrali della conferenza stampa di questo pomeriggio dell’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza. A preoccupare, in questa fase, sono i casi in netto aumento in Sicilia occidentale. “C’è una situazione di monitoraggio in atto, abbiamo alzato l’asticella dell’attenzione”, ha detto a proposito della situazione di Palermo.
Giovedì, intanto, attesa in Sicilia la prima fornitura di tamponi rapidi: 1 milione di pezzi subito disponibili, altrettanti dalla settimana seguente. “Il test col tampone rapido ci consente di potere evidenziare in pochi minuti i casi positivi e valutare le azioni territoriali di screening”, ha spiegato Razza. I tamponi rapidi saranno inizialmente stoccati nei depositi della Protezione civile a Palermo e a Dittaino e poi distribuiti alle aziende sanitarie provinciali “in base ai fabbisogni del territorio”.
La Sicilia è una delle prime regioni a dotarsi di questa tipologia di tamponi. “Abbiamo innanzitutto pensato alle scuole un genitore non può aspettare 24 ore per avere una risposta su un tampone fatto al figlio”.
Intanto, registrati 77 nuovi casi di coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore. Nessuno in provincia di Siracusa che, dopo una settimana, si regala una nuova giornata a zero nuovi positivi. Nelle altre province: 37 a Palermo, 8 ad Agrigento, 2 a Enna, 4 a Ragusa, 20 a Catania e 2 a Messina.
In tutta la Sicilia sono 141 i pazienti ricoverati con sintomi, più 17 in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.761. I positivi attuali sono 1.919.