Siracusa. Gerarchia e Retorica, convegno di studi della Fondazione Inda in streaming
Ruoli di potere nel teatro antico è il titolo del Convegno internazionale di studi organizzato dalla Fondazione Inda, venerdì 23 e sabato 24 ottobre. In occasione del sessantesimo anniversario del primo convegno di studi dedicato all’Orestiade di Eschilo, che si aprì il 15 maggio 1960, in presenza di Vittorio Gassman e Pier Paolo Pasolini, il professor Guido Paduano, direttore della rivista “Dioniso”, ha riunito vari studiosi e specialisti del teatro classico, per dibattere di Regalità e legalità, Gerarchia e retorica, e delle Trame comiche del potere.
Conformemente alle direttive del DPCM del 18 ottobre 2020, sarà possibile seguire il Convegno esclusivamente attraverso la diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Inda.
Ad aprire la prima sessione, venerdì 23 ottobre alle 9, dopo i saluti istituzionali, sarà il professor Paduano,
con un intervento su “Sessant’anni di Convegni Inda”; seguiranno Guido Avezzù con una relazione sui “Ruoli di potere in Eschilo”, Sotera Fornaro su “Il potere delle emozioni e le emozioni del potere: il caso delle Antigoni”, con il contributo al dibattito di Alessandro Grilli.
Nel pomeriggio di venerdì 23 ottobre, alle 15,30, seconda sessione, presieduta da Margherita Rubino, su Gerarchia e retorica. In programma i contributi di Maria Serena Mirto su “Quando la retorica svuota il potere: strategie euripidee per sospendere i rapporti gerarchici”; di Walter Lapini su “Regalità e degradazione eroica nell’Elena di Euripide”; di Gianna Petrone su “Senati columen. Smascheramento dei padri e crisi dell’autorità nella commedia di Plauto”, e infine l’intervento di Guido Paduano.
Sabato mattina, dalle 9, terza sessione sulle Trame comiche del potere, presieduta da Guido Paduano, con gli interventi di Michael Lloyd su “Power and Politeness in Aristophanes”, Elena Fabbro che parlerà di “Democrazia e potere di Demo” e del traduttore Nicola Cadoni su “Oggi farò da me/senza lezione. La rivolta di Strepsiade”, col contributo al dibattito di Francesco Morosi.