Ecomostro Talete: per Reale è da abbattere e Giansiracusa riprende l'idea terzo ponte

 Ecomostro Talete: per Reale è da abbattere e Giansiracusa riprende l'idea terzo ponte

Il parcheggio Talete, brutto casermone in cemento per nulla inserito nel contesto di Ortigia, è tornato al centro del dibattito cittadino. L’annunciato progetto di maquillage per mitigarne l’impatto visivo ha riacceso i riflettori sul parcheggio utile e al tempo stesso vituperato.
Ezechia Paolo Reale, ex assessore e leader di Progetto Siracusa, si iscrive al partito dei favorevoli alla sua demolizione. “Ci vuole solo un poco di coraggio. Sedersi al tavolo delle burocrazie e spiegare che avere sprecato in passato soldi pubblici non è un buon motivo per perpetuare danni e aggravarli ulteriormente. Se esiste una responsabilità contabile per la demolizione del parcheggio, deve esistere anche quella per la sua mancata demolizione, che ha costi anche maggiori”, scrive sui social rispondendo implicitamente all’assessore Fabio Granata. Quest’ultimo, intervenuto nei giorni scorsi su FMITALIA, aveva spiegato che una eventuale demolizione avrebbe potuto dare avvio ad un procedimento della Corte dei Conti per danno erariale. “Ma quell’opera avrebbe dovuto costituire l’accesso al tunnel sottomarino che avrebbe collegato Ortigia alla terraferma”, ricorda ancora Reale. “Liberi di non crederci, era quella l’opera pubblica finanziata e poi mai realizzata anche per vicende giudiziarie allora molto note e oggi dimenticate. Non vedo motivo di lagnanza delle burocrazie regionali e nazionali se si elimina quella inutile e orrenda porzione di opera pubblica non realizzata e mai realizzabile. Sarebbe anzi doveroso. Questa è la mia posizione. Netta e chiara”.
Lo storico dell’arte Paolo Giansiracusa non boccia l’idea dell’abbellimento (“miglioriamo il prospetto perchè brutto è sana proposta”) ma boccia il parcheggio Talete. “Stiamo parlando di una struttura azzoppata, nata male. Doveva servire per un’opera di protezione civile: in quel punto andava costruita una via di fuga con un collegamento con la terraferma, verso l’altra sponda del porto piccolo. Ma poi il dibattito politico produsse quel parcheggio brutto, anche nella sua funzione di area di sosta. Oggi si deve tornare a parlare di terzo ponte”, l’invito di Giansiracusa. “Il terzo ponte è da ricostruire”, dice netto. “Altrove e con altra forma rispetto a quello dei Calafatari. Ortigia ha 4mila abitanti circa, serrati dentro l’isola. In caso di calamità, come fuggire? Tutti solo in una unica direzione?”. Insomma, anche per Giansiracusa il Talete dovrebbe andar via, spostando i parcheggi fuori dal centro storico (via Elorina?) per “restituire ai siracusani la vecchia Marinella”.

 

Potrebbe interessarti