In Sicilia nasce un nuovo Comune ed a Cassibile si riaccende il sogno: decisione a breve
E’ nato un nuovo comune in Sicilia. L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato l’istituzione del Municipio autonomo di Misiliscemi, in provincia di Trapani. Una decisione che ha riacceso le speranze di quanti, a Cassibile, spingono per una simile decisione. Cassibile-Fontane Bianche vuole essere il 22esimo comune della provincia di Siracusa e non più solo frazione.
Ci sarà però da attendere, prima di un pronunciamento del governo regionale. L’ordine del giorno dedicato proprio alla richiesta autonomia di Cassibile è stato rinviato per ulteriori chiarimenti. “Ci auguriamo che nella prima seduta Ars disponibile, il nostro provvedimento venga approvato in modo che i cittadini possano esprimersi con il referendum. Il comitato sta lavorando affinché questo obbiettivo diventi realtà”, spiegano i promotori del cammino autonomista.
In realtà, però, Misiliscemi e Cassibile poco hanno come elementi di contatto. Il nuovo comune trapanese nasce dall’accorpamento di 8 frazioni e vanta circa 8.500 abitanti contro i poco più di 6.000 di Cassibile. Paolo Cavallaro, una delle anime siracusane di Fratelli d’Italia, ricorda poi che “nel territorio di Misiliscemi c’è l’aeroporto di Birgi, l’ospedale, l’Università, lo stadio di calcio e il penitenziario”, quindi infrastrutture e sistemi economici di sostenibilità. “A Cassibile invece nulla di rilevante, se non il luogo dell’armistizio e le strutture del vecchio marchesato. Spero non si voglia puntare tutto sulle entrate aleatorie del turismo militare o balneare. Mi auguro che la richiesta non sarà approvata”.
In caso contrario, chiara la posizione di Cavallaro. “Se dovesse essere indetto il referendum ,i siracusani dovranno votare no. Si arrecherebbe un danno enorme a Siracusa, per i mancati introiti di Fontane Bianche, ma anche alla stessa Cassibile che sarebbe presto in dissesto, impossibilitato a far fronte alle spese. Mi auguro che venga presto portato avanti altro odg, depositato all’Ars, che darebbe maggiore autonomia finanziaria alla frazione di Cassibile per risolvere definitivamente la questione, che ha già visto pronunciarsi il Tar e il Cga”.