Ospedale unico Avola-Noto, Ternullo (FI): "scelte datate, potenziare i servizi sanitari del Trigona"
“Con un bacino di utenti pari a circa 72 mila abitanti, non è possibile che il nosocomio unico di Avola-Noto offra servizi sanitari non adeguati alla popolazione coinvolta. Occorre una riqualificazione che dia benefici a tutta la provincia, con prestazioni sanitarie degne di una mega struttura oggi sottovalutata. Pertanto, considerato che un piano di rifunzionalizzazione ormai datato, prevede per conto del Ministero, e dunque non modificabile, che l’ospedale di Avola Noto sia riorganizzato, chiediamo nel frattempo che la gestione dei servizi carenti sia affidata al Trigona di Noto”. A chiedere più “spazio” per la struttura sanitaria netina è deputata regionale Daniela Ternullo (FI). “Solo in questo modo l’assessorato potrà coinvolgere l’Asp territoriale, in modo che possa organizzare un avviso pubblico per far rientrare i servizi essenziale al nosocomio di Avola-Noto. È sotto gli occhi di tutti l’ultimo bando pubblicato è andato a vuoto. Non prevedendo i servizi che il territorio chiede, era scontato che le imprese lo disertassero”, afferma ancora.
Poi la deputata regionale di Forza Italia invoca un “cambio di passo”. Nel dettaglio, “parliamo di un pronto soccorso e di un laboratorio di analisi che attualmente sono attivi 12 ore su 24, con personale carente (per la struttura di primo soccorso, solo 5 infermieri e medici) che fa la spola con Avola. La musica non cambia per il reparto di radiologia, in cui oltre ai problemi di organico si somma l’assenza di risonanza magnetica o l’impossibilità di effettuare un esame TC contrastografico. Lo stesso dicasi per cardiologia, il cui ambulatorio è aperto dalle 8 alle 14: dopo è contemplata solo la pronta disponibilità, con tutti i problemi che ne conseguono se in pronto soccorso occorre subito un cardiologo che, a conti fatti, non è subito disponibile. La mancanza di supporti sanitari, obbliga la cittadinanza a rivolgersi altrove, con notevoli disagi in termini di spostamenti e costi elevati. È per tale motivo che invito chi di competenza a impegnarsi per offrire un servizio sanitario che sia integrato e multidisciplinare. Nel frattempo però, fermo restando che così non va, siano reintegrati al Trigona i servizi, specie quelli salvavita. I cittadini non possono continuare a pagare lo scotto di scelte datate e non più attuali”.