Volontari Airc in piazza, torna l'Azalea della Ricerca: "più prevenzione per le donne"
Tornano in piazza anche a Siracusa i volontari dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro. Gazebo in piazza San Giovanni alle Catacombe ed in largo XXV luglio domenica 9 maggio, in occasione della festa della Mamma. I volontari offrono dietro donazione di 15 euro un libretto informativo e l’Azalea della Ricerca, il fiore della Fondazione Airc diventato simbolo della Festa della Mamma. In 37 anni, infatti, sono stati raccolti oltre 275 milioni di euro per sostenere il lavoro dei migliori scienziati impegnati a sviluppare metodi per diagnosi sempre più precoci e terapie personalizzate, più efficaci e meglio tollerate per i tumori che colpiscono le donne.
I volontari seguiranno un decalogo anti-contagio redatto dall’associazione, per consentire l’esperienza della donazione come una qualunque operazione di acquisto in negozio o nei mercati all’aperto.
Ma a che punto è la lotta al cancro in Italia? Lo spiega il prof. Riccardo Vigneri, endocrinologo, presidente Airc regionale che esordisce con due buone notizie ma evidenzia una nota dolente che riguarda le siciliane: “La prima è che negli ultimi dieci anni, grazie principalmente a diagnosi precoce e terapia personalizzata, la sopravvivenza a un tumore in Italia è aumentata del 37% (oggi, in Italia, i sopravvissuti a una diagnosi di cancro sono oltre 3,5 milioni). La seconda è che questo 5% della popolazione italiana colpita da tumore include sia i guariti che i curati cioè coloro che, pur in presenza di possibili segni residui di malattia, riescono a mantenere la stessa qualità di vita con cure che consentono una vita quotidiana del tutto normale, seguendo anche un monitoraggio costante per la prevenzione secondaria per scongiurare possibili recidive. E questo, lasciatemelo dire, è un avanzamento pazzesco che deriva dai progressi della ricerca cui contribuiscono tutti i sostenitori di AIRC. La brutta notizia, e mi spiace dirlo, riguarda le donne siciliane, tra le ultime in Italia per screening mammario e uterino. Mi fa davvero rabbia se penso alla immensa generosità delle siciliane – madri, nonne, zie, figlie – dedite con amore e senza sosta alla cura di tutto e di tutti, tranne che di se stesse. A loro, sin da giovani, va insegnato l’importanza dell’autopalpazione, da fare tre/quattro volte l’anno. Sul sito Airc ci sono tutte le istruzioni”.