Focolaio covid a Priolo, trasferiti i 75 migranti. "Positivi, andavano in giro per la città"
Sono stati trasferiti nelle ore scorse in un’altra struttura lontana da Priolo i 75 migranti ospiti di Casa Freedom. E’ stato utilizzato un pullman messo a disposizione dalla Prefettura di Siracusa, seguendo un rigoroso protocollo anti-covid. Ben 60 migranti, infatti, sono risultati positivi al coronavirus nei giorni scorsi, spingendo verso l’alto i numeri del contagio di Priolo.
Secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, questo dato non inciderà comunque sul monitoraggio settimanale e Priolo non rischia quindi di ritrovarsi nuovamente in zona rossa. “Gli ospiti della struttura sono tutti asintomatici. Ma la vicenda mi ha particolarmente preoccupato perchè, a causa di comportamenti non corretti, si è rischiata una nuova propagazione del contagio”, rivela a SiracusaOggi.it il sindaco Pippo Gianni. E i “comportamenti non corretti” sono presto detti. “Alcuni migranti, pur se positivi, continuavano a girare per le vie di Priolo. Non voglio farne un problema di provenienza o di colore della pelle. Anche con i giovani di Priolo ho problemi a spiegare che si devono evitare gli assembramenti ed i comportamenti scorretti”, dice ancora il primo cittadino. La foto che pubblichiamo, con il volto oscurato per privacy, è quella che ha contribuito a far nascere il caso.
“Sono stato io a chiedere al prefetto Giusi Scaduto di intervenire. E la ringrazio per la tempestività. Questa vicenda ha creato un certo allarme qui a Priolo. Confido che ora, con l’allontanamento e la chiusura del centro, si possano raffreddare i toni”.