Vietato potare a capitozzo: prima sanzione a Siracusa
Prima sanzione per interventi di potatura a capitozzo a Siracusa. Il regolamento comunale sulla cura del verde pubblico e privato vieta la cosiddetta capitozzatura, potatura drastica, che priva gli alberi praticamente di tutta la vegetazione lasciandolo “nudo”. Un intervento che danneggia la pianta, se non nell’immediato, certamente per il futuro sviluppo e per la stessa sopravvivenza. Il Comune dichiara battaglia a quanti, che siano proprietari o che siano giardinieri, operano tale tipo di pratica, certamente sbrigativa ma assolutamente inopportuna e, in ogni caso, espressamente vietata dall’articolo 14 del regolamento in vigore.
Nelle scorse settimane, l’assessore Carlo Gradenigo aveva espressamente annunciato che su questo aspetto l’amministrazione comunale non aveva alcuna intenzione di transigere.
La prima sanzione è stata comminata ieri pomeriggio e da una pattuglia della Municipale di Pronto Intervento (non , quindi, dalla Squadra Ambientale). In via Elorina, gli agenti hanno notato che un uomo aveva appena terminato di capitozzare un Ficus Magnoloide di grandi dimensioni. La violazione del regolamento sul verde è subito risultata evidente. Il taglio operato, drastico. Immediato l’intervento.L’uomo è stato sanzionato.
Segno di un’aumentata sensibilità per l’ambiente e per il decoro. In passato, si ricorderà, la capitozzatura sembrava diventata praticamente la prassi ovunque, anche nell’ambito della cura del verde pubblico. Le polemiche che si sollevarono all’epoca hanno anche aiutato a comprendere quanto questa pratica sia nociva, fino ad arrivare alle decisioni specifiche. In questa fase- a quanto pare- è partita anche la repressione di eventuali analoghe violazioni. Anche i proprietari di giardini in cui eventualmente si dovesse notare capitozzatura o, comunque, potatura non regolare, possono essere multati e non soltanto chi materialmente tale pratica la pone in essere.
Per chi volesse approfondire l’argomento. Qui di seguito l’articolo 14 del citato regolamento:
1. Le potature debbono essere eseguite a regola d’arte, cioè tendere a mantenere la chioma di ogni esemplare
arboreo, per quanto possibile, integra e a portamento naturale tipico delle singole specie botaniche.
2. Per potature a regola d’arte si intendono:
a) su latifoglie decidue quelle invernali effettuate nel periodo 1° novembre – 21 marzo, interessando branche
di diametro non superiore a 10 cm; nel caso di raccorciamenti con tagli all’inserimento della branca o ramo
di ordine superiore, cioè ai nodi o biforcazioni, in modo tale da non lasciare porzioni di branca o di ramo
privi di più giovane vegetazione apicale; i tagli dovranno essere netti e rispettare il collare sulla parte residua
senza lasciare monconi. Dovrà essere rispettata una giusta proporzione tra le dimensioni del ramo tagliato e il
ramo di sostituzione che viene lasciato;
b) su esemplare arboreo sempreverdi, esclusi gli arbusti, oltre al periodo di cui sopra quelle effettuate anche
nei restanti periodi dell’anno, con tagli su branche non superiori a 10 cm di diametro.
c) su arbusti sempreverdi potrà essere eseguita nell’intero anno escluso il periodo di fioritura.
d) su palme dal mese di giugno a settembre tagliare solo le foglie, le infiorescenze e le infruttescenze morte
(le foglie morte si recidono lasciando un pezzetto di picciolo facendo attenzione a non danneggiare lo stipite,
i tagli delle foglie dovranno essere netti, senza lacerazioni o slabbrature) le foglie che creano disagi al
passaggio, possono essere ridotte solo in parte o legate senza stringerle troppo.
3. Può inoltre essere eseguita un’altra tipologia di potature per gli alberi così definita rimonda dal secco,
intendendo con ciò quegli interventi cesori finalizzati alla sola asportazione di rami o branche non più
vegete, di rami scarsamente vigorosi o dei succhioni e polloni su esemplari di latifoglie e la sola asportazione
di rami o branche non più vegete su esemplari di conifere.
Tali interventi sono consentiti nell’arco di tutto l’anno, anche se devono essere eseguiti preferibilmente nei
mesi estivi, senza limitazioni di taglio.
4. Nel caso in cui l’esemplare arboreo da potare appartenga al genere Platanus il proprietario o i soggetti
formalmente delegati dovranno obbligatoriamente chiedere mediante comunicazione scritta l’autorizzazione
al Servizio Fitosanitario Regionale.
5. È vietato effettuare potature a capitozzo o a sgamollo tali da alterare sostanzialmente la naturale forma degli alberi, e sulle conifere eseguire tagli drastici che ne compromettono irrimediabilmente la chioma.