Peppino Impastato: 43 anni fa l'omicidio del giornalista siciliano, Priolo lo ricorda
Era la notte tra l’8 e il 9 maggio di 43 anni fa. Il giornalista Peppino Impastato veniva barbaramente ucciso dalla Mafia a Cinisi.
L’Anci, l’associazione dei Comuni Italiani ha lanciato un’iniziativa, “per non dimenticare”.
Dai microfoni della radio che aveva fondato, Impastato condannava quotidianamente la mafia, i soprusi e la rassegnazione; attraverso l’informazione e la conoscenza contrastava la violenza mafiosa, rompendo con coraggio il muro del silenzio e dell’omertà.
“Con orgoglio – sottolinea il vice sindaco di Priolo, Maria Grazia Pulvirenti – aderiamo all’iniziativa promossa da Anci “per non dimenticare”. Sui nostri canali social abbiamo pubblicato un breve video sulla vita di chi ha lottato contro la prepotenza e violenza della mafia, andando contro la stessa famiglia, per risvegliare nelle coscienze i valori, la libertà, la verità e la giustizia”.
“Con la condivisione di questo video – dichiara il sindaco Pippo Gianni – vogliamo rendere omaggio alla figura di Peppino Impastato, che a soli 30 anni ha pagato con la vita quel diritto all’onestà e alla libertà che ogni forma di associazione mafiosa soffoca. Priolo si unisce così agli altri Comuni, nel ribadire l’importanza di promuovere la cultura della legalità e della consapevolezza, nel ricordo non solo di Impastato ma di tutte le vittime della criminalità organizzata, nella vicinanza ai loro cari, nella volontà di non lasciare mai soli i cittadini nel percorso di denuncia della corruzione e delle intimidazioni”.