Deroga per il teatro greco. Manlio Messina: "rilanciamo il turismo"; Italia: "stagione in sicurezza"
“La cultura è un motore fondamentale del Pil regionale e le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa sono una risorsa, culturale ed economica, non solo per la Sicilia ma per tutto il Paese. Non era possibile che in un teatro all’aperto si limitasse a mille il numero massimo degli spettatori e per questa ragione con il parere favorevole dell’Asp, abbiamo autorizzato la deroga fino a 3 mila persone”. L’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, accompagna con queste parole il provvedimento con cui è stata concessa la deroga per la stagione degli spettacoli della Fondazione Inda. “Questa deve essere l’estate della ripartenza per tutto il settore turistico, abbiamo varato pacchetti turistici che prevedono una notte in regalo in Sicilia a chi vi soggiornerà per almeno tre notti ed è anche attraverso momenti di grande richiamo come le rappresentazioni classiche che potremo rilanciare l’industria turistica in Sicilia”, aggiunge.
Soddisfazione viene espressa dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia, presidente della Fondazione Inda, dal consigliere delegato, Marina Valensise, e dal soprintendente, Antonio Calbi.
“Il governo regionale non è rimasto insensibile alle nostre richieste. Avevo chiesto con forza l’aumento della capienza massima degli spettatori, perché le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa sono uno strumento fondamentale per la ripartenza dell’economia del nostro territorio, così duramente colpita. La Fondazione Inda, in collaborazione con l’Azienda sanitaria provinciale ha anche redatto un protocollo Covid che consentirà di garantire la totale sicurezza degli attori e degli spettatori e permetterà così a tutti noi di assistere in maniera serena agli spettacoli classici”, sottolinea Italia.
“Siamo grati al presidente della Regione Siciliana e all’assessore Messina – aggiunge Marina Valensise – per aver accolto le nostre richieste, sposando in pieno gli sforzi compiuti dall’Inda per programmare non una, ma due stagioni, quella del 2021 e del 2022, dopo il rinvio dell’anno scorso. E siamo pronti a accogliere il pubblico del dramma antico”.
“La ripresa delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco, in totale sicurezza sarà una festa per tutto il teatro e il ritorno a una socialità piena nel segno dell’arte”, spiega Calbi. “Coefore Eumenidi, Baccanti e Nuvole si annunciano spettacoli originali e forti che restituiranno al Teatro Greco la sua potenza antica e la sua eterna attualità”.