Servizio idrico, la protesta dei lavoratori al Comune di Siracusa. "Possibili modifiche"
Il nuovo bando per l’affidamento del servizio idrico a Siracusa non piace ai lavoratori del settore. Questa mattina hanno dato vita ad un sit-in di protesta sotto Palazzo Vermexio, chiamati a raccolta dai sindacati unitari. “Il Comune non tutela i lavoratori” è la scritta che campeggia sullo striscione srotolato davanti all’ingresso del Comune di Siracusa da una ampia rappresentanza dei lavoratori oggi Siam. “Grazie sindaco per non averci tutelato”, si legge su un altro cartellone mostrato da uno degli uomini in protesta.
A preoccupare i lavoratori è il mancato riferimento esplicito, nel nuovo bando, alla clausola sociale sul modello di quella prevista dalla cosiddetta legge Galli. In caso di cambio appalto, quindi, non sarebbe assicurato il mantenimento degli attuali livelli di occupazione. “Anche perchè si tratta di un bando con il sistema del punteggio e paradossalmente viene riconosciuta una valutazione in termine di punti a chi presenta un piano di ristrutturazione. E’ quasi un via libera ai licenziamenti, con il placet dell’amministrazione”, spiega Fiorenzo Amato della Filctem. Nei due incontri precedenti, i sindacati sono usciti poco soddisfatti. Nessun accoglimento delle loro richieste. E la sensazione che possano esserci almeno 3 esuberi, turba i sonni dei lavoratori che da diversi anni sono impegnati nel servizio idrico. “Disoccupazione creata dal Comune, sarebbe un paradosso”, spiegano anche i sindacati aziendali interni.
Prima il vicesindaco Pierpaolo Coppa e poi lo stesso sindaco, Francesco Italia, sono andati a parlare con i lavoratori in sit-in. Momenti di chiarimento nel corso dei quali sarebbe emersa la possibilità di valutare delle modifiche al bando. Il primo cittadino, riferiscono i lavoratori presenti all’incontro non programmato, “ci ha rassicurato sul fatto che nessuno perderà il lavoro”.