Autorità portuale, l'ex Di Pietro: "un presidente siciliano ma hanno tutti consulenti del nord"
E’ scontro politico a tutto campo sulla bocciatura da parte della Regione della nomina per la presidenza dell’Autorità Portuale di Augusta di Alberto Chiovelli. Il presidente Musumeci, insieme ai sindaci di Augusta, Melilli e Priolo, ha spiegato la mancata intesa con il governo adducendo la necessità di ricorrere a professionalità formatesi in Sicilia e che ben conoscono la realtà portuale dell’Isola e di Augusta. Non una valutazione su capacità e curriculum ma basta sulla provenienza geografica.
“È davvero paradossale che un sindaco che si sceglie un consulente per l’ambiente proveniente e residente nel Nord Italia (Ave Vezzoli, da Novara) poi accampi scuse davvero risibili davanti alla nomina da parte del Governo del presidente della Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale nella persona del dottor Alberto Chiovelli. Il primo cittadino di Augusta vuole uno del posto, sostenuto dai sindaci di Catania, di Priolo e di Melilli. Ma il luogo esattamente qual è? Magari di provenienza etnea, per colmare l’affronto subito appena qualche anno fa quando l’Autorità fu restituita legittimamente ad Augusta, sua sede naturale?”, attacca l’ex primo cittadino megarese, Cettina Di Pietro.
“L’asse dei sindaci ha trovato sponda nel presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Anche lui avrà dimenticato di aver nominato assessori Roberto Pierobon ‘siciliano’ di Padova e Vittorio Sgarbi eccellente professionalità, forse pensando che fosse nativo di Salemi. In realtà, Nello di Militello ha espresso il suo niet alla nomina di Chiovelli poiché le competenze non gli sembrano adeguate. Ma si sa: il nostro presidente è un pò smemorato – rincara la dose la pentastellata Di Pietro – e dimentica che l’attuale commissario straordinario è un alto dirigente del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Troppo poco dice lui: curiosi invece di conoscere chi sarebbe l’alto profilo proposto da lui e dai sindaci di destra che governano il nostro territorio. Magari ci proporrà un presidente che ‘spalmi’ il traffico navale e, soprattutto, gli investimenti nel porto che più gli sta a cuore”.
Poi la sfida diretta: “se qualcuno intende proporre un nome migliore di Chiovelli, lo faccia ‘apertis verbis’. Così magari ne possiamo parlare e discutere tutti quanti insieme, ben al di là della provenienza del nuovo presidente. La posizione di chiusura assunta dall’asse sindaci-Regione assomiglia invece più a una battaglia di retroguardia per accaparrarsi una posizione che fa evidentemente gola e fa gioco a determinati rapporti di potere. A perdere, nell’attuale soluzione, è, soprattutto, il porto di Augusta e la portualità. Sono tante e molto grandi le sfide che attendono il nostro scalo nell’ambito del nuovo quadro dei trasporti venutosi a delineare anche con la creazione delle ZES e la ripartenza post covid, con gli investimenti del PNRR. E invece, ancora una volta, c’è chi pensa esclusivamente agli affari propri”, dice a brutto muso la Di Pietro.
Intervistato su FMITALIA, intanto, il sindaco di Melilli tira dritto per la strada tracciata. “Serve una personalità che conosca il territorio e non calata dall’alto. Abbiamo proposto dei nomi ma secondo il governo sarebbero politicizzati. Ma chi è che oggi, lavorando con le pubbliche amministrazioni, non ha mai avuto contatti anche con la classe politica e per ovvi motivi di collaborazione?”.