Crisi al Vermexio: Oltre conferma la fiducia in Italia. Fabio Granata: “sostegno forte”
Dopo Lealtà & Condivisione, un altro movimento politico cittadino (presente in giunta) serra le fila a difesa di Francesco Italia. Si tratta di Oltre, di cui è espressione l’attuale assessore alla Cultura, Fabio Granata. La conferma del sostegno è “forte”, a dispetto “di chi ha iniziato le proprie piccole campagne elettorali senza avere alcun riguardo per la città e per la fase delicata che attraversa. Ma niente paura: ci aspettano due anni di duro lavoro nei quali saranno più chiari a tutti gli obiettivi raggiunti e gli schieramenti in campo”, dice Granata.
“Una parte dell’arcipelago Pd e Italia Viva, hanno preso le distanze dalla nostra amministrazione. Le motivazioni ufficiali sono tanto formali quanto strumentali, oltrechè incomprensibili per i cittadini”, scrive in una lunga nota proprio Granata.
“L’amministrazione Italia nacque da un Patto civico e programmatico tra i 4 candidati a sindaco alternativi a un centrodestra privo di identità politica e mal rappresentato; centrodestra paradossalmente sostenuto al ballottaggio
da buona parte degli stessi ambienti che oggi dichiarano la propria distanza da Francesco Italia. Il primo vulnus al Patto per la città è stato senz’altro determinato dalle dimissioni di Fabio Moschella e di Giovanni Randazzo, poichè da quel momento la coalizione civica è diventata gradualmente potenziale preda di giochetti stucchevoli e antichi rituali che hanno provocato un rallentamento di quel processo di cambiamento che ha comunque già intaccato santuari e interessi che apparivano eterni”, è l’analisi di Fabio Granata.
“Pierpaolo Coppa prima e Andrea Buccheri adesso, valorosi colleghi di giunta con tessera Pd, hanno frantumato una storia infinita che ha riguardato la gestione dei rifiuti nella nostra città. Gestione, tengo a precisare, i cui limiti non erano tanto negli imprenditori storici ma nel loro inesorabile e progressivo cedere a una politica locale che, gonfiando gli organici per fini clientelari (a voler tacere delle pressioni malavitose) avevano trasformato l’impresa in un grande ente previdenziale (per usare un eufemismo)”, l’accusa postuma dell’assessore alla legalità.
Granata rivendica poi i risultati raggiunti dalla differenziata e ripesca le navette elettriche rimesse su strada nel 2013 “che facevano, vuote, il giro di Ortigia e costavano alla Amministrazione circa 900 mila euro l’anno di manutenzioni. Con Francesco Italia abbiamo semplicemente detto basta e costruito un accordo con Ast che con meno di 100 mila euro annui adesso trasporta gratuitamente, con bus nuovissimi e 5 corse giornaliere chiunque voglia venire a Ortigia senza utilizzare la macchina, mentre ci accingiamo finalmente alla completa pedonalizzazione del Centro storico. Tutto questo tra le vedove inconsolabili della vecchia gestione e delle vecchie manutenzioni ovviamente”.
E’ un elenco di cose fatte e progetti quello servito da Granata a difesa del sindaco Francesco Italia. Lo sgombero del campo rom ed il villaggio di Cassibile, la rigenerazione urbana (in prospettiva) della Borgata, della Mazzarrona, di via Tisia e via Pitia e ancora progetti da 56 milioni di euro per social housing ed interventi strategici per la qualità della vita dei siracusani.
“Abbiamo già bandito importanti concorsi pubblici per colmare i vuoti dell’organico comunale e ne stiamo per bandire altri che potranno dare spazio a nuove professionalità ma che altresì contribuiranno alla graduale stabilizzazione di molti dipendenti, con una selezione basata sul merito”.
Il futuro? “Siamo in prima linea, con Francesco Italia, contro il racket e contro i veleni industriali. Cosi come nella difesa del suolo e del paesaggio dalle nuove speculazioni energetiche fintamente sostenibili. E siamo convinti e coerenti sostenitori dell’acqua pubblica e della intangibilità dei beni comuni, tra le vedove inconsolabili di cda, posti di sottogoverno e altre utilità soprattutto elettorali. Potrei scrivere di tanti altri progetti e di tanto altro ma non serve”.