Chiosco di Ognina dissequestrato, Cafeo (IV) contro il Comune: “cantonata pazzesca”
Il chiosco di Ognina, a Siracusa, è stato dissequestrato. “Vicenda paradossale”, commenta il deputato regionale Giovanni Cafeo. L’esponente di Italia Viva torna a pungere l’amministrazione rea di avere avallato “un vero e proprio blitz pseudo-ambientalista. L’imprenditore prima si è visto sequestrare i manufatti e poi è dovuto ricorrere alle vie legali per riottenere il maltolto”.
Il Tribunale di Siracusa ha accolto l’istanza di riesame, disponendo l’immediata restituzione del container, “inclusa la base in calcestruzzo già esistente da tempo in quella zona – spiega Cafeo – ingiustamente sottoposte a sequestro dietro istanza dell’ufficio Urbanistica del comune di Siracusa”.
Il deputato regionale è durissimo quando parla di “cantonata presa dagli uffici comunali” conseguenza diretta “di un mirato e ben organizzato intervento sui social network da parte di una frangia dei soliti ambientalisti da tastiera, più avvezzi a denunciare scandali con il telefonino che guardando le carte, ai quali il comune si è accodato in maniera pedissequa, costringendo l’imprenditore ad adire le vie legali per ristabilire la giustizia”.
Gli sviluppi della vicenda spingono Cafeo ad invitare l’amministrazione comunale a cambiare atteggiamento, “slegandosi dai social network nel prendere le proprie decisioni e instaurando finalmente un dialogo proficuo e costruttivo con chi in questa città ha deciso di investire risorse”.