Siracusa. Obbligo di Green Pass per il settore scuola: ricorso collettivo al Tar del Lazio

 Siracusa. Obbligo di Green Pass per il settore scuola: ricorso collettivo al Tar del Lazio

Un ricorso collettivo contro l’obbligo di Green Pass per i docenti ed il personale Ata. Viene promosso alla luce della decisione del Tar del Lazio.

L’ Associazione per la Difesa dei Diritti Civili della Scuola e il Codacons raccolgono a partire da oggi le adesioni.

“Una misura che – spiegano le due associazioni – risulta contraria alle norme europee e si traduce di fatto in un trattamento sanitario obbligatorio per una specifica categoria di lavoratori, con una evidente discriminazione tra cittadini”.

“Siamo stati da subito favorevoli ai vaccini contro il Covid e alla campagna vaccinale avviata dal Governo, ma non possiamo tollerare così gravi lesioni dei diritti dei lavoratori e provvedimenti adottati in piena violazione delle disposizioni europee – spiega Francesco Tanasi giurista e Segretario Nazionale Codacons – Il decreto legge n. 111/2021 varato dal Governo si pone infatti in netto contrasto con il Regolamento Ue n. 953/2021, che al considerando 36 vieta qualsiasi forma di “discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate”.

“L’introduzione dell’obbligo di Green pass per il personale della scuola si traduce inoltre in un trattamento sanitario obbligatorio per una specifica categoria di lavoratori, creando evidenti discriminazioni tra cittadini vietate dal nostro ordinamento – prosegue Tanasi – Il Green pass deve essere una misura per proteggere i cittadini, e non certo una condizione per conservare il lavoro o un requisito in assenza del quale un lavoratore può essere licenziato, perché una siffatta situazione risulta incostituzionale e assurdamente discriminatoria. Chi tra docenti e lavoratori non vuole o non può sottoporsi al vaccino deve essere destinato ad altre mansioni o messo in congedo retribuito, ma mai sospeso o licenziato”.

Al ricorso i docenti ed il personale Ata interessati possono aderire a partire da domani, seguendo le indicazioni pubblicate sul sito del Codacons.

 

 

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