Alicata (FI) contro il sindaco ed il riferimento ai cambiamenti climatici. Giansiracusa: “rappresaglia”
Non poteva non alimentare una diatriba anche politica quanto accaduto al ponte Umbertino, a Siracusa. A dare fuoco alle polveri è il commissario provinciale di Forza Italia, Bruno Alicata. “Poveri cambiamenti climatici, tirati in ballo sempre e comunque”, esordisce richiamando un post del sindaco Francesco Italia condito da mille polemiche. “Grazie al ‘gretinismo’ militante, viviamo l’epoca stanca e noiosa per cui tutto è ‘cambiamento climatico’, costretti ogniqualvolta a subire un bombardamento mediatico che vuole accreditare la tesi, tutta da dimostrare, che il clima stia cambiando per colpa, soprattutto, dell’uomo. Tutti, o quasi, a capofitto a cavalcare il conformismo ambientale del momento, e guai a dissentire, pena la condanna al rogo per tutti i ‘reazionari’ che dissentono”, scrive l’ex senatore.
Alicata carica pesante su Italia. “Con sprezzo del ridicolo, arriva ad attribuire ai suddetti ‘cambiamenti’ di aver fatto cadere il cornicione di Corso Umberto, lesionato da svariati lustri e mai manutenuto. Centomila siracusani indignati dall’inutile frottola propalata da un sindaco imbelle, il quale, piuttosto che scusarsi con la cittadinanza per il grave, colposo incidente, ben documentato dal video di un benemerito cittadino, non trova di meglio che chiamare in causa i ‘cambiamenti climatici’, suscitando sconcerto e sconforto tra la collettività siracusana che forse, finalmente, prenderà contezza del vero, necessario cambiamento che la città si aspetta alle prossime elezioni”.
Al commissario provinciale di Forza Italia replica il capo di gabinetto del sindaco, Michelangelo Giansiracusa. “L’unico sconcerto e sconforto che, ahimè, continuiamo a riscontrare è la totale assenza di una proposta politica da parte di soggetti che non perdono occasione per strumentalizzare qualunque cosa si faccia o si dica. Dalla bandiera della pace che trasforma i bambini in omosessuali, alle corsie ciclabili giudicate insalubri e adottate solo perché di moda, alla condanna del termine ‘resilienza’ utilizzato niente meno che nel piano nazionale di ripresa e resilienza. Il senatore Alicata, in particolare, si contraddistingue per l’assoluta assenza di contenuti politici”, scrive Giansiracusa.
“Cosa vuoi ribattere a qualcuno che contesta l’uso di un termine non conoscendone i riferimenti culturali, che sconosce la bandiera della pace o che sminuisce il tema globale dei cambiamenti climatici attribuendogli un nesso di causalità che vede solo lui? Meglio farebbe il senatore a fare una proposta, se ne ha una, e a provare a dare una parvenza di politica ad attacchi personali stucchevoli che hanno da un pò il sapore di sterili rappresaglie”.