Green pass, esenzione per gli avvocati. Reale contrario: “mossa contro la prescrizione”
Paolo Ezechia Reale, coordinatore del Comitato dei giuristi siciliani, non ci sta ed apre una questione, non solo tecnica, circa l’esenzione dall’obbligo del green pass per gli avvocati. “Come avvocato, non voglio essere esentato dall’obbligo del Green pass”, dice commentando la scelta del governo che ha dispensato gli avvocati dall’obbligo di presentare la certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione.
L’affermato giurista siracusano ha pochi dubbi sul perchè il governo abbia optato per una simile scelta. “Se un avvocato, un imputato, un testimone o un perito viene respinto all’ingresso del tribunale i processi non si possono celebrare. Dato che il vaccino non è obbligatorio, per il tempo necessario al rinvio della causa non può applicarsi la sospensione della prescrizione visto che sarebbe una scelta dello Stato quella di tenere fuori dall’aula i soggetti che devono necessariamente essere presenti in udienza: quindi i processi penali galopperebbero verso la prescrizione per colpa della legge sul green pass. L’alzata di ingegno, quindi, è l’esenzione: peggio per la salute di questi soggetti e di tutti coloro che dentro il tribunale verranno a contatto con loro, ma i processi penali saranno salvi”.
La tesi di Reale è che così vinca la lobby delle manette in danno della salute. L’esenzione degli avvocati è “l’alzata di ingegno” che punterebbe a “salvare” i processi penali e poco importa della salute di chi entra in contatto nelle aule di giustizia con i soggetti esentati e di loro stessi. “Da avvocato vorrei scioperare contro questa assurda discriminazione – chiarisce ancora Ezechia Paolo Reale – dobbiamo avere l’obbligo di green pass come gli altri, l’idraulico, il falegname, il geometra e l’architetto. Loro vedono poche persone: noi quotidianamente in tribunale veniamo a contatto con decine di persone. Se veramente il green pass si giustifica con la necessità di tutelare chi ti sta accanto, perchè questi immaginifici legislatori mettono a rischio la vita di tutti gli operatori giudiziari e di tutti coloro che sono costretti a frequentare le aule di giustizia?”.
Una questione che Reale rilancia al Csm ed all’Associazione Nazionale Magistrati, in attesa di una presa di posizione anche degli organi di categoria.