Siracusa. Funerale a San Metodio, c’è anche Laika a dire addio ad Alvaro: storia di amore e sensibilità
E’ una storia che spacca e riempie il cuore allo stesso tempo. Un grande dolore da una parte, un’enorme sensibilità, dall’altra.
I protagonisti sono tre: un uomo, il suo migliore amico a quattro zampe ed un parroco che si prende cura delle anime, sforzandosi di conoscerle una per una.
Pochi giorni prima di morire un uomo siracusano, Alvaro, ha contattato la presidente della Lai (lega antispecista italiana), Ilaria Fagotto.
Era ricoverato in ospedale e sapeva di non avere più tempo, sapeva che non sarebbe tornato a casa. Chiedeva che qualcuno si prendesse cura della sua cagnolina dopo la sua morte. “Non voglio che finisca in canile- il suo accorato appello.
Una richiesta subito accolta. Sono seguite alcune videochiamate, in cui l’uomo ha potuto vedere la sua Laika già in buone mani, con un futuro davanti a sè.
Ma il momento più toccante si è consumato forse ieri mattina, quando purtroppo, essendo precipitate le condizioni di Alvaro, si è spento senza poter salutare la sua amica a quattro zampe.
Ilaria Fagotto racconta dei funerali, celebrati nella chiesa di San Metodio, gremita, “c’era tutto il quartiere- scrive nella sua pagina Facebook- a dare l’ultimo saluto a un uomo a cui tutti volevano bene”. Lì la sorpresa.
“Ero arrivata giusto in tempo per regalargli un sorriso -spiega- cperche’ il futuro della sua Laika era un pensiero fisso per lui , che non gli dava pace . In chiesa era appena iniziata la funzione , e sapendo che normalmente i preti non fanno entrare i cani, io e la delegata Lai con cui ero arrivata, con Laika al guinzaglio, eravamo sulla soglia del portone di ingresso”.
Durante l’omelia, Padre Marco Tarascio, ad un certo punto, al microfono ha invitato le due volontarie ad entrare in chiesa con Laika. “Vedo che c’è anche la cagnolina del signor Alvaro , venga signora!”.
Laika si ferma davanti alla bara del suo amico umano, la conoscevano tutti e per tutti grande commozione.
Padre Tarascio ha spiegato quanto sia importante imparare che non esistono diversità nelle forme d’amore, che gli animali, creature di Dio, provano sentimenti e che non sarebbe stato giusto lasciare fuori Laika. Poi un invito a non “farsi mai rubare il sorriso nel culto errato della disperazione”.
Struggente il momento in cui Laika, così come tutti gli altri, porge l’ultimo saluto al suo “papà”.
“Tra un inaspettato applauso scrosciante di tutti i presenti -racconta Ilaria Fagotto- a quel punto vado via con Laika , salutando emozionata tutte quelle persone meravigliose che battevano le mani . Un mondo cosi lo avevo sempre sognato … Ora so che esiste”.