Talete della discordia: un collegamento pedonale per chiudere il contenzioso con la Regione?
“Ribadiamo la richiesta di ritirare ed annullare la determina dirigenziale con cui Palazzo Vermexio ha disposto lavori di restyling per la facciata del Talete. Come abbiamo sempre sostenuto, è inopportuna e inadeguata”. Giuseppe Implatini è il portavoce del comitato Levante Libero, da mesi in prima linea nella battaglia per l’abbattimento del casermone parcheggio e per la riqualificazione della vecchia Marinella.
Dopo l’incontro con l’amministrazione comunale, restano ancora intatte le distanze sulla vicenda. E nonostante una nota stampa “conciliante”, diramata dal Comune di Siracusa, dal comitato storcono il nasco e precisano ancora una volta quelle che sarebbero delle contraddizioni.
“Se davvero il Comune vuole lavorare con noi ad una idea di demolizione della copertura del Talete, pensare ora di spendere 50mila euro per abbellirne la facciata è un controsenso”, dice subito Implatini. Palazzo Vermexio ha difeso a denti stretti il progetto che, però, ha raccolto diverse critiche tutte rigorosamente non tenute in considerazione. La posizione di Italia e Granata è chiara: “il progetto di restyling sarà realizzato perché
per la eventuale demolizione, alla quale si dichiarano favorevoli, sarebbero comunque necessari almeno tre anni. Nel frattempo ritengono compatibile ed opportuna una sistemazione del decoro della facciata”, racconta Implatini che dell’incontro con l’amministrazione è stato protagonista. “Su questo punto non si riesce a trovare un accordo. I rampicanti fioriti proposti e allocati intorno alla ringhiera della terrazza del parcheggio Talete aumenterebbero l’impatto verticale sul paesaggio di circa un metro e mezzo e i pannelli d’acciaio davanti alle aperture aumenterebbero i rischi per la incolumità pubblica. Per noi è da avversare ogni intervento non strettamente necessario su un ecomostro da demolire”. Ma l’amministrazione non pare sentir ragioni da questo punto di vista.
“Non abbiamo ancora ricevuto in copia certificazioni relative al parcheggio, malgrado le regolari richieste di accesso agli atti. Ci sono poi indiscrezioni circa l’affidamento della terrazza a privati, cosa che il sindaco sconfessa fermamente. Ma per noi rimane centrale il ritiro della delibera per il cosiddetto progetto di abbellimento della facciata del parcheggio Talete. Quei fondi vengano piuttosto accantonati per la realizzazione di una progettazione di demolizione della copertura ecomostro del Talete e riqualificazione complessiva dell’area in
questione. Un’azione che consentirebbe la realizzazione di un parco di circa 25 mila metri quadrati, con posteggio alberato, viabilità e aree a svago, il tutto impreziosito dalla restituzione alla città del suo lungomare di levante”. Ed è qui che emerge la distanza ancora esistente tra i piani dell’amministrazione e le richieste di Levante Libero.
C’è intesa invece sulla necessità di dare vita ad un tavolo tecnico per una proposta progettuale che possa agevolare una transazione che chiuda una volta per tutte il decennale contenzioso con la Regione che, come noto, chiede la restituzione del finanziamento concesso per la realizzazione del Talete a causa di una serie di modifiche e cambiamenti che il Comune di Siracusa non avrebbe comunicato, in fase di realizzazione dell’opera. Una delle idee proposte è quella di realizzare un ponte pedonale fra Riva Nazario Sauro e la terraferma, “in modo da presentare una sorta di sanatoria, capace di porre rimedio al vulnus generato dalla mancata realizzazione del collegamento che era condizione del finanziamento originario”, spiega ancora Implatini. I fondi? Si guarda con speranza al Pnrr.