Green pass, boom di prenotazioni per il tampone rapido: “siamo sommersi dalle richieste”
“Siamo sommersi da una ondata di prenotazioni”. E’ caccia al tampone rapido per ottenere il green pass, obbligatorio dal 15 ottobre. Laboratori privati di analisi e farmacia abilitate della provincia di Siracusa rispondono alla stessa maniera: “siamo subissati dalle richieste”. Una mole di richieste, in alcuni casi con pacchetti fino al 31 dicembre, che solleva diverse preoccupazioni.
Salvo Caruso, presidente di Federfarma Siracusa, non nasconde i due punti critici. “Mi chiedo se il sistema Paese saprà reggere una simile richiesta settimanale. Parliamo di milioni di tamponi a settimana: ce ne è a sufficienza? Qui a Siracusa stiamo invitando a fissare e rispettare dei numeri di prenotazione su base settimanale, proprio per evitare situazioni folli”. E qui si innesta il secondo punto critico: non è difficile prevedere in queste condizioni file, resse e tensioni per ottenere il tampone rapido in farmacia o in un laboratorio privato. Come garantire il rispetto delle norme sanitarie e, in qualche misura, anche di ordine pubblico? “Anche su questo tema bisogna interrogarsi ed essere tutti responsabili. Sono certo che nessuno anteporrà l’interesse economico alla salute ed all’ordine pubblico”, dice ancora Caruso. “Stiamo dicendo molti no. Proprio per non ingenerare situazioni al limite del caos. Il volume di telefonate quotidiano per prenotare il tampone rapido è pazzesco. E chi non prende la linea, trova occupato o si sente rispondere no spesso si innervosisce. Non oso pensare a cosa accadere se i tamponi dovessero finire…”, confessa il presidente di Federfarma.
Chi non ha intenzione di vaccinarsi, non ha grosse alternative – per recarsi regolarmente a lavoro – se non fare ricorso al tampone. Il rapido ha un prezzo di 15 euro e dà diritto ad una certificazione verde valida per 48 ore. Per “coprire” l’intera settimana lavorativa, ne serviranno almeno tre di tamponi rapidi per una spesa mensile di 180 euro. Alcuni esponenti politici strizzano l’occhio ai non vaccinati e chiedono tamponi gratuiti, ma la posizione del governo non cambia. “Chi non vuole vaccinarsi, per sue ragioni, si faccia carico del peso economico della scelta”, ripetono fonti di maggioranza.