Ecosistema Urbano: i dati per singolo settore e le proposte di Legambiente
Dopo la pubblicazione del report di Legambiente ed la classifica dei capoluoghi di provincia pubblicata ieri da IL Sole 24 Ore, Ecosistema Urbano 2021, è tempo di approfondimenti e previsioni.
Siracusa, come si ricorderà, si è piazzata alla 96esima posizione. L’associazione ambientalista analizza, dunque, ambito per ambito, il quadro emerso nel capoluogo. Questo quanto riassunto:
“Mobilità: Non sono stati aggiornati (come accade ormai da anni) i dati sull’Offerta di Trasporto Pubblico (7,8 km-vettura/ab/anno) e mancano i dati sui passeggeri trasportati annualmente dal trasporto pubblico (viaggi/ab/anno). Molto indicativo è il dato sul tasso di motorizzazione che, con 70 auto ogni 100 abitanti è tra i più alti d’Italia, segno in città in cui ci si continua a muovere quasi esclusivamente con mezzi privati.
Il Rapporto tiene conto di 18 indicatori riguardanti sei componenti (aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia) per stilare una classifica delle performance ambientali delle città: a fronte di un punteggio massimo teorico di 100, la media percentuale totalizzata dai centri urbani nel 2020 rimane ferma al 53,05%, identica a quella della scorsa edizione.
Quest’anno Ecosistema Urbano presenta un’importante novità: sono i contributi di alcuni esperti che costituiscono una rete informale composta da ISPRA, ISS, ISTAT, CNR, Caritas, Oxfam, Terra!, Forum Disuguaglianze e Diversità, Fillea Cgil e che interpreta il tema urbano offrendo il proprio punto di vista, sottolineando le emergenze e individuando le possibili azioni concrete per combattere disagio, povertà, disuguaglianze e criticità ambientali partendo dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu. Contributi che verranno approfonditi in un appuntamento
ad hoc il 13 gennaio 2022.
L’avvio delle due nuove linee di collegamento con il centro storico avvenuto questa estate costituisce sicuramente un servizio in più ma copre solo una parte della città e non basta a risolvere la storica inefficienza del servizio di trasporto urbano affidato all’AST.
Un segnale positivo, invece, viene dalla realizzazione di diversi chilometri di corsie e piste ciclabili in città a partire dalla scorsa estate. Si tratta di un primo passo verso un sistema più ampio di reti di mobilità ciclabile che l’Amministrazione comunale si è impegnata a realizzare anche mediante l’utilizzo delle risorse messe a disposizione da strumenti di programmazione e finanziamento come Agenda Urbana e il Collegato Ambientale.
Acqua: Tocca livelli da record la dispersione di acqua potabile in rete (con il 64,5% dell’acqua immessa in rete che viene disperso). Abbiamo una rete idrica “colabrodo”: urge programmare al più presto e realizzare investimenti consistenti. Ancora eccessivi sono i consumi di acqua pro capite (137 l/ab/giorno).
Verde Urbano: 8,2 mq di verde per abitante sono un dato allarmante, inferiore persino allo standard urbanistico di 9 mq/ab stabilito più di 50 anni fa, che viene confermato da quello di 8,2 alberi in area pubblica ogni 100 abitanti. L’incremento del verde pubblico non è solo una questione estetica evidentemente ma una necessità per porre rimedio ai danni causati dallo sfrenato consumo di suolo in città degli ultimi anni. Se vi fossero ancora dei dubbi, l’impatto sul nostro territorio degli eventi meteorici estremi che investono ormai il Mediterraneo diventa devastante proprio per effetto dell’uso scriteriato del suolo negli ultimi decenni. È semplicemente grottesco, continuare a scagliarsi contro il Piano Paesaggistico che invece ha posto un freno alla cementificazione dissennata del territorio.
Energie rinnovabili: solare termico e fotovoltaico pubblico: Risultano anche molto bassi i dati in materia di energie rinnovabili: la potenza installata [KiloWatt] su edifici comunali ogni 1.000 abitanti [kW/1.000 ab], pari al 0,26. A distanza di anni l’impianto installato sull’istituto scolastico “Costanzo” non è ancora entrato in funzione”.
Come anticipato ieri da Paolo Tuttoilmondo su FMITALIA, la sollecitazione a questo punto è quella di “invertire la rotta utilizzando le possibilità messe a disposizione dal Pnrr, partendo dai bandi pubblicati dai ministeri per l’assegnazione di risorse da destinare alla differenziata e alla costruzione di impianti di riciclo, alla nuova mobilità, alla forestazione urbana, al ciclo integrato delle acque.
“Essenziale -secondo Legambiente- sarà la capacità degli uffici tecnici delle città di sottoporre progetti adeguati che rispettino i criteri ambientali stringenti imposti dall’UE, ma anche un loro affiancamento da parte di strutture tecniche pubbliche centrali, per sopperire alla carenza cronica di personale e competenze delle amministrazioni locali. Sarà fondamentale a tal
proposito l’affiancamento da parte di strutture tecniche pubbliche centrali per sopperire alla cronica carenza di personale e competenze delle amministrazioni locali. Siracusa è pronta? Occorre che l’amministrazione elabori subito un Piano Urbano di Ripresa e Resilienza che delinei una visione della città sostenibile e si attrezzi con un ufficio speciale per cogliere le opportunità di modernizzare la città attraverso le risorse del PNRR, altrimenti il rischio concreto è che si perda davvero l’ultimo treno per trasformare e renderla più vivibili e adattabile alle necessità dell’ambiente e dei cittadini”.