Siracusa Capitale Italiana della Cultura 2024: i loghi delle altre e come funziona la competizione
La candidatura di Siracusa a Capitale Italiana della Cultura 2024 adesso ha anche un volto.
Dopo la cerimonia di sabato mattina al salone Borsellino di Palazzo Vermexio, è chiaro che a rappresentare la città sarà il profilo della ninfa Aretusa con i capelli colore del mare che diventa una QR code. È questo il logo inserito nel dossier sulla candidatura presentato il 19 ottobre al ministero della Cultura.
Altrettanto hanno fatto le altre città che ambiscono al prestigioso titolo.
La battaglia non si snoda certamente sul logo più bello. Comprensibile, tuttavia, la curiosità di vedere cosa hanno proposto le altre concorrenti.
Nel caso di Siracusa, il logo è stato presentato come “un simbolo dai chiari riferimenti: il legame tra la gloriosa storia antica e la modernità e sotto il claim “Città d’Acqua e di Luce” che richiama i due elementi caratterizzanti della città capaci di rapire tutti i visitatori”.
«Dobbiamo lanciare il cuore oltre oltre l’ostacolo – ha detto il sindaco Italia, aprendo i lavori – perché la scommessa è difficile. Noi vogliamo arrivare fino in fondo ma per farlo dobbiamo abbandonare personalismi e particolarismi. Intanto, con il dossier, è stato fatto un lavoro enorme che comunque tornerà utile alla città in un momento che si presenta irripetibile. Grazie al Pnrr le amministrazioni potranno attingere a una parte consistente di fondi, anche per la cultura». Il QR code contenuto nel volto della ninfa consentirà di accedere ai contenuti del progetto e permetterà pure di scaricare l’app di Siracusa Capitale Italiana della Cultura per entrare nei contenuti interattivi».
Il dossier resta coperto da riserbo. Le 60 pagine presentate sono la sintesi di tremila pagine di proposte frutto, anche di 154 confronti con enti, associazioni e personalità effettuati dentro e fuori lo sportello aperto a Palazzo Vermexio. Sono stati presentati 15 interventi di recupero che porteranno all’apertura di 6 siti; 12 mostre di livello internazionale; 24 festival; 12 premi; 10 progetti multidisciplinari per le scuole; interventi di rigenerazione urbana per 45 milioni di euro; 12 i personaggi della storia siracusana di cui si intende approfondire le figure.
Insieme a Siracusa ci sono altre 22 città candidate al titolo di capitale italiana della cultura per il 2024. Dalle Alpi alla Sicilia, tante belle realtà ambiscono alla qualifica e, nelle settimane scorse, hanno recapitato al Mibac i loro dossier-candidatura con tanto di progetto culturale, organo responsabile del progetto, valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e obiettivi perseguiti.
Le candidature, tra cui quella di Siracusa, saranno valutate da una commissione composta da 7 esperti del mondo della Cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica istituita con decreto del Ministro. Entro il 18 gennaio 2022, la commissione selezionerà i 10 progetti finalisti che saranno invitati a delle audizioni pubbliche che si svolgeranno presso la sede del Ministero della Cultura entro il 1° marzo 2022. Siracusa ambisce ad entrare in questa short-list. “Se son rose, fioriranno” ha detto laconico l’assessore alla cultura, Fabio Granata, dopo che il dossier-candidatura di Siracusa è stato inviato al Ministero. Entro il 15 marzo 2022, la commissione proporrà al ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea per l’anno 2024. Le altre candidate, in ordine alfabetico, sono:
Ala (Trento) – Ala. La cultura che avvolge
Aliano (Matera) – Aliano sguardi oltre confine
Ascoli Piceno – La cultura muove le montagne
Asolo (Treviso) – Asolo 2024 Capitale italiana della cultura
Burgio (Agrigento) – Ubertosissima civitas: Burgio città della ceramica e delle campane
Capistrano (Vibo Valentia) – Capistrano, la cultura ci ripopola
Chioggia (Venezia) – Chioggia, sale di cultura
Conversano con l’Area metropolitana di Bari (Bari) – Conversano 2024. Una nuova dimensione della cultura
Diamante (Cosenza) – Diamante 2024. La Storia ha un futuro brillante
Gioia dei Marsi (L’Aquila) – Il fiore tra le macerie
Grosseto – Grosseto 2024, naturalmente culturale
La Maddalena (Sassari) – La Maddalena Capitale italiana della cultura 2024
Mesagne (Brindisi) – Umana meraviglia
Pesaro (Pesaro e Urbino) – La natura della cultura
Pordenone – Pordenone, la porta si apre
Saluzzo con le Terre del Monviso (Cuneo) – Saluzzo Monviso 2024. Una montagna di futuro
Sestri Levante con il Tigullio (Genova) – Atlante culturale del Tigullio. Includere e valorizzare secondo l’ispirazione “baudelairiana”: luxe, calme et volupté
Unione Comuni Montani Amiata Grossetana (Grosseto) – Amiata 2024. Il respiro della cultura, la cultura respira
Unione Comuni Paestum-Alto Cilento (Salerno) – La cultura dell’Unione
Viareggio (Lucca) – Viareggio la cultura si sente
Vicenza – Vicenza 2024. La cultura è una bella invenzione
Vinci (Firenze) – Vinci 2024. cultura dell’impossibile