Siracusa. Buoni Spesa, pronta la delibera: riguarderanno gli acquisti ma anche affitti e utenze
“Via libera” della giunta comunale alla nuova fase di distribuzione dei buoni spesa e dei contributi per la locazione di canoni d’affitto e per il pagamento di utenze domestiche.
Nei giorni scorsi, l’esecutivo ha approvato la proposta dell’assessorato alle Politiche Sociali, guidato da Maura Fontana, che fa seguito allo stanziamento di 500 milioni di euro da parte del Governo per andare incontro ai nuclei familiari alle prese con l’emergenza economica scaturita dalla pandemia.
Lo scorso giugno sono stati destinati al Comune di Siracusa fondi per un milione 327 mila euro circa, da destinare per il 40 per cento all’erogazione di buoni spesa e per il 60 per cento da utilizzare per il pagamento di canoni di locazione e utenze domestiche.
Difficile che entro Natale i bonus possano già essere assegnati ed utilizzabili. Era, comunque, importante che la giunta concedesse il “disco verde” alla proposta di delibera. Il ritardo accumulato, infatti, ha comportato lo slittamento dei tempi che condurranno alla necessaria predisposizione dell’Avviso Pubblico a cui potranno aderire quanti ritengono di poter essere beneficiari delle due linee di intervento.
All’Albo Pretorio del Comune è già possibile farsi un’idea dei requisiti che saranno tenuti in considerazione. Conterà l’Isee, come sempre, conterà il numero di componenti del nucleo familiare e conterà il reddito mensile. In sintesi, si potrà avere, per la linea inerente il “bonuspesa”, un minimo di 100 euro ed un massimo di 500. In questo caso, tuttavia, si prevede un numero di componenti del nucleo familiare particolarmente alto. Nel caso delle locazioni e delle bollette, invece, il minimo contributo è pari a 200 euro ed il massimo ammonta a 600 euro. Anche in questo caso, tuttavia, il tetto massimo riguarda famiglie con almeno 12 componenti.
Nei prossimi giorni, come previsto, sarà predisposto l’Avviso Pubblico. Le istanze saranno esaminate dagli uffici delle Politiche Sociali e poi erogati. Anche in questo caso si dovrebbe poter contare su un certo numero di esercizi commerciali convenzionati con il Comune.