Case popolari, infiltrazioni e altri danni: lo Iacp di Siracusa a caccia di risorse extra
Sarà pubblicato in settimana il bando regionale per la ristrutturazione degli immobili Iacp, finanziato con risorse messe a disposizione dal Pnrr. L’Istituto Autonomo Case Popolari di Siracusa sembra partire con una piccola ma interessante posizione di vantaggio: 12 progetti già esecutivi, per un importo lavori di circa 14 milioni di euro. Un dato che dovrebbe permettere all’ente aretuseo di piazzarsi in posizione utile per ottenere diversi finanziamenti. “Gli interventi riguardano edifici di proprietà dello Iacp dislocati tra Siracusa ed una decina di centri in provincia”, spiega la presidente Mariaelisa Mancarella.
La graduatoria definitiva dovrebbe essere approvata entro febbraio del prossimo anno e grazie alla divisione in annualità fino al 2026, potrebbe permettere all’Istituto Case Popolari di Siracusa di riuscire ad aggiungere altri 7 interventi, sempre con progetto esecutivo, nei mesi a venire. E considerando la difficoltà nel reperire fondi per interventi di ristrutturazione di quelle palazzine, l’occasione è ghiotta.
Intanto, però, gli inquilini dei 4.400 alloggi di edilizia popolare gestiti in provincia di Siracusa dallo Iacp attendono riscontri sulle loro segnalazioni di danni causati o amplificati dal maltempo dei giorni scorsi. Guasti causati in particolare dalle infiltrazioni d’acqua. I tecnici dello Iacp da settimane sono impegnati in svariati sopralluoghi. Le palazzine che accusano i danni principali si trovano a Siracusa, Augusta e tra Lentini e Francofonte. Con risorse proprie, lo Iacp sta mettendo in campo i primi interventi di messa in sicurezza che poi equivalgono alla posa di reti di contenimento per evitare distacchi di intonaci o cornicioni. A stabilire l’elenco delle priorità anche il report inviato dai Vigili del Fuoco, sulla base dei loro interventi. E poi ci sono le segnalazioni degli inquilini.
Nella sede siracusana dello Iacp, ieri pomeriggio, vertice della presidente Mancarella con i tecnici proprio dedicata allo stato dell’arte delle ispezioni in corso. La priorità indicata dalla Mancarella è quella di eliminare subito gli stati di pericolo: togliere intonaco, sistemare le terrazze e l’impermeabilizzazione degli edifici. Non veri e propri lavori di manutenzione ma utili per evitare che la situazione possa ulteriormente peggiorare. Per la ristrutturazione, le speranze sono concentrate su quel bando regionale di cui parlavamo sopra.
Nell’attesa, sono state chieste risorse aggiuntive alla Regione. Ci sono diversi progetti per l’eliminazione del pericolo che attendono finanziamento. Si parla di cifre tra i 40 ed i 50 mila euro per edificio, che Palermo potrebbe concedere sulla base di una legge regionale del 2012 che parla proprio di riqualificazione con interventi di edilizia sociale convenzionata. Dagli uffici dell’assessore Marco Falcone filtra tiepido ottimismo sulla possibilità di riuscire a liberare le risorse aggiuntive chieste da Siracusa.