Cancellare la parola Natale? Il Forum delle Associazioni Familiari contro le linee guida UE

 Cancellare la parola Natale? Il Forum delle Associazioni Familiari contro le linee guida UE

“Il Natale non si tocca”. Dopo le linee guida diffuse dalla Commissione Europea per una comunicazione inclusiva, il presidente provinciale del Forum delle Associazioni Familiari Salvo Sorbello ha scritto una lettera aperta al sindaco di Siracusa, in cui stigmatizza alcuni tra i suggerimenti contenuti nel documento, soprattutto nel passaggio in cui si richiede di evitare il riferimento al Natale per dare spazio alle diversità e “alla ricchezza delle culture europee”.
“Consigliare addirittura di non utilizzare la parola Natale da sostituire secondo loro con l’anonimo termine “Festività”-commenta Sorbello- mi sembra una scelta assolutamente inaccettabile. Signor Sindaco, – sollecita – a Siracusa abbiamo il presepe più antico del mondo di cui si abbia traccia diretta: è la natività scolpita nel sarcofago di Adelfia, rinvenuto nelle catacombe di San Giovanni ed esposto al museo regionale Paolo Orsi e in esso è narrato il momento dell’Adorazione dei re Magi che recano doni a Gesù Bambino. Ti prego di invitare la signora Ursula von der Leyen nella nostra città per il 25 dicembre, per quello che noi, poveri, arretrati siciliani, ci ostiniamo ancora a chiamare Natale”.

Tono polemico  nelle parole del presidente del Forum delle Associazioni Familiari.
“Avrà così modo la presidente della Commissione europea di rendersi conto che le radici della nostra civiltà europea sono intimamente legate al Cristianesimo e che il Santo Natale-aggiunge- è per noi qualcosa di fondamentale, non solo per religione ma anche per storia, tradizione, cultura.
Potrebbe così ricredersi anche sulla farneticante linea guida che invita “a non usare nomi propri tipici di una specifica religione. Invece di Maria e Giovanni utilizzare Marika e Julio””.

Poi un’amara deduzione. “A forza di voler includere ad ogni costo si finisce per escludere – conclude Sorbello – Quello che propone l’Europa è frutto di un inaccettabile eccesso di zelo, da riservare per altri obiettivi. Se ne facciano una ragione: noi siciliani continueremo a chiamarci Lucia, Maria, Giuseppe, Stefano e a festeggiare il Santo Natale”.

 

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