Acquapark vs Comune di Melilli: esposto in Procura, la società: “dubbi sul lento iter”
La contrapposizione tra la società Acquapark srl ed il Comune di Melilli finisce in Procura, a Siracusa. Come preannunciato dai vertici dell’azienda che gestisce il parco divertimenti alle porte di Siracusa nord, è stata informata l’Autorità giudiziaria circa il comportamento del Comune di Melilli che – per la società – starebbe tardando nel rilascio delle autorizzazioni relativi ai lavori di costruzione di una nuova piscina nella struttura situata in contrada Spalla, nel territorio di Melilli.
Una vicenda che si trascina da 10 mesi, durante i quali “sono emersi incomprensibili ritardi e misteriose incongruenze per cui è auspicabile che la magistratura faccia chiarezza”, si legge nella nota inviata alle redazioni dalla Acquapark srl.
L’azienda, nei mesi scorsi, ha ottenuto, su sua iniziativa, i pareri favorevoli del Genio civile, Vigili del fuoco e della Soprintendenza di Siracusa. Alla richiesta per il via libera agli interventi, depositata il 16 febbraio scorso, il Comune di Melilli ha risposto dopo 9 mesi (il 2 novembre, ndr), sostenendo che sarebbe stato necessario un parere legale prima di rilasciare la sua autorizzazione.
In un colloquio privato, avvenuto il 19 ottobre del 2021, un dirigente del Comune di Melilli aveva rassicurato l’amministratrice dell’Acquapark srl, Manuela Gennaro, sostenendo di avere già istruito la pratica e di essere in attesa di un parere legale, già richiesto, che sarebbe stato esitato nell’arco di un paio di giorni. Questo quanto rivela la società privata.
Consultando l’Albo pretorio del Comune di Melilli, però, l’incarico ad un legale per questa vicenda parrebbe esser stato rilasciato solo il 26 novembre.
“Una decisione che dilata ulteriormente i tempi, a nocumento della società che ha previsto per il completamento della nuova attrazione un investimento di circa 3 milioni di euro con evidenti ricadute sul piano occupazionale”, sbottano i vertici della Acquapark. Emergono “dubbi sul comportamento degli uffici comunali di Melilli”, da qui la richiesta di un approfondimento da parte della Procura della Repubblica di Siracusa.
“Dall’analisi sull’intera vicenda infatti emerge che: o la pratica non è stata mai istruita dal Comune di Melilli, arrecando, così, un danno intenzionale alla società, o l’istruttoria è stata avviata, come peraltro annunciato appunto dal sindaco, Giuseppe Carta in un comunicato stampa del 16 novembre scorso, senza, però, consentire, in modo illecito, l’accesso a tutti gli atti”, sono le ipotesi della società.
“I ritardi dell’amministrazione comunale – spiega l’amministratrice, Manuela Gennaro – ricadranno sulle spalle dell’Acquapark srl che ha assunto impegni economici con altre aziende, maestranze ed istituti di credito, peraltro il rischio di non poter completare i lavori avrà ripercussioni sull’apertura della struttura nella prossima stagione estiva ed è giusto che venga fatta chiarezza sull’intera vicenda”.