Siracusa. Talete, pressing del Comitato: “Subito il tavolo tecnico per un Levante Libero”
“A distanza di un mese e mezzo dall’udienza di appello non c’è una bozza di proposta e non è stato convocato il tavolo annunciato dal Comune per redigerla”. Il Comitato Levante Libero torna sul tema del destino del Parcheggio Talete con tono critico nei confronti del sindaco, Francesco Italia e della sua amministrazione comunale. “Pur comprendendo gli impegni quotidiani e gli affanni generali
dell’Amministrazione Comunale- si legge in una nota del gruppo- chiediamo al primo cittadino, con lo spirito di massima collaborazione fattiva che ci contraddistingue, di non lasciar trascorrere altro tempo e convocare immediatamente il Tavolo Tecnico tra Comune di Siracusa, Università di Architettura e Comitato Levante Libero, al fine di non lasciar sfuggire la più importante opportunità di rigenerazione urbana della storia di Siracusa, preferibilmente senza sprecare altre risorse su una struttura fuori dalle norme, fatiscente e oltraggiosa della bellezza della piccola isola Unesco come la copertura del parcheggio Talete”.
Il dibattito in corso sul parcheggio Talete resta complesso da diversi punti di vista. Ci sono gli aspetti tecnici e di sicurezza, quelli legali e giudiziari, quelli estetici e funzionali.
“Ci preoccupiamo-continua il Comitato- di rammentare ancora che gli aspetti giudiziari sopra menzionati riguardano il preoccupante contenzioso legale con la Regione che nel 2019 ha già visto soccombere il Comune di Siracusa in primo grado di giudizio, con relativa condanna a restituire il finanziamento di 20 MLD spesi per la costruzione di un parcheggio al posto di una via di fuga e che ci rivede, come cittadini rappresentati da un Comune già gravato da difficoltà economiche, molto preoccupati per l’imminente udienza di appello fissata per il mese di febbraio del 2022.
Ricordiamo alla cittadinanza e all’Amministrazione di Siracusa che già più di una volta dalla prima dichiarazione pubblica del febbraio scorso, l’Assessore Regionale alle Infrastrutture ha comunicato un’ampia disponibilità ad aprire a possibili percorsi extragiudiziali adeguati a risolvere in via “novativa” e bonaria la questione; il punto fondamentale, appresa la disponibilità, è la proposta, cioè la capacità del Comune di Siracusa di formulare o recepire un progetto di fattibilità tecnica economica capace di sanare la questione ripensando interamente quell’area nelle finalità del PNRR”.