Perchè aumentano i contagi nell’anno dei vaccini? “Terza dose in ritardo, i no-vax e gli under 12”

 Perchè aumentano i contagi nell’anno dei vaccini? “Terza dose in ritardo, i no-vax e gli under 12”

Nell’anno dei vaccini e della terza dose, sono in molti a mostrare sorpresa per la improvvisa ripresa dei contagi. I numeri corrono in Italia e la Sicilia non fa eccezione, con la provincia di Siracusa quinta in regione per incidenza di nuovi casi. Nel solo capoluogo, dai 180 positivi del 2 dicembre si è passati in fretta ai circa 380 di oggi, con altre 300 persone in isolamento da contatto o in attesa di esito del molecolare. Insomma, i numeri – senza farsi illusioni – sono destinati a salire.
Non va meglio in provincia, con Priolo che – nell’ultima settimana – ha registrato una impennata nei contagi di oltre il 500% rispetto ai 7 giorni precedenti. E poi Avola, Noto e Rosolini. Eccezion fatta per le comunità montane, i numeri salgono ovunque. E non si contano le classi in quarantena per alunni positivi, dalle materne alle superiori.
Negli ospedali, la situazione non è critica sul fronte delle terapie intensive. Aumentano però i ricoveri e la pressione sui reparti. Tutto quasi come un anno fa. E i vaccini, allora?
Una domanda a cui risponde l’infettivologo Gaetano Scifo. “Una premessa: lo scorso anno abbiamo avuto il picco di 40mila positivi al giorno, ma si facevano 240mila tamponi. Oggi ne facciamo in Italia qualcosa come 800mila al giorno ed è chiaro che più cerchi, più trovi. L’effetto di mascheramento è dovuto anche a questo. E’ corretto ricordare, a questo punto, che la mortalità è per fortuna in caduta libera rispetto allo scorso anno. Ora – spiega il professionista – il virus sta circolando parecchio perchè si sono verificate due cose: la presenza dei no-vax e l’esistenza di una fascia pediatrica colpita in maniera drastica dall’infezione. I no-vax sono 6 milioni circa in Italia, e sono tutti in fascia attiva sociale e lavorativa”.
Rimane il punto relativo ai vaccini. “Con le varianti, la forza del vaccino si riduce drasticamente dopo 4, 5 mesi. Cosa significa? Che bisognava pensare alla terza dose molto prima. Siamo partiti in ritardo. Lì dove la terza dose è stata fatta per tempo, come Israele, in questo momento hanno meno di mille infezioni al giorno”, illustra Scifo dati alla mano.
Arriveremo anche alla quarta dose? “Sono convinto di si, perchè la barriera immunitaria scende dopo 4/5 mesi. Cambierà qualcosa se la quarta dose la somministreremo con nuovo vaccino Moderna, maggiormente responsivo su variante omicron. Probabilmente, solo in quel caso e senza nuove variazioni significative nel virus, riusciremo a passare ad un solo richiamo annuale, sul modello del vaccino antinfluenzale”.

 

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