Studente positivo asintomatico non può seguire la dad: “sua tutela, ha diritto alla salute”
Primo giorno di dad per le scuole della provincia di Siracusa e subito prima polemica. E’ Nello Bongiovanni, dirigente del movimento politico Riva Destra, a lamentare come in un istituto superiore di Siracusa non sia stato consentito agli studenti positivi asintomatici di seguire le lezioni in didattica a distanza. “Siamo alla follia. Come padre e come politico denuncio questa decisione che danneggia i nostri ragazzi. Questa pandemia li ha già privati di due anni della loro vita, se poi aggiungiamo tutto ciò diamo il colpo di grazia”.
Parole che fanno letteralmente sobbalzare dalla sedia Antonio Ferrarini, dirigente scolastico del Fermi, scuola indirettamente chiamata in causa. Ferrarini mostra tutta la sua sorpresa e spiega. “Intanto è solo uno il caso in questione. Ricordo poi che lo Stato protegge chi si ammala e lo stesso devo fare io come scuola. Non spetta all’istituto scolastico valutare se il ragazzo sia asintomatico o sintomatico, per l’istituzione pubblica risulta solo e semplicemente positivo e quindi malato. E io devo tutelare il malato e il suo diritto alla salute. Non posso farlo interrogare o costringerlo a studiare. Pensiamo alla rovescia: se da positivo venisse interrogato da un mio docente e prendesse un voto non soddisfacente perchè non nelle condizioni migliori per sostenere il colloquio anche in dad, in quanto malato, cosa direbbero i genitori? La polemica non sta in piedi. Questi pochi giorni di didattica distanza saranno sufficienti, mi auguro, per la sua negativizzazione prime del rientro in classe. Quello che posso dire è che queste assenze non influiranno sulla valutazione nello scrutinio”.