Un mese dopo l’incendio, spente le torri faro del Di Natale: lo sport si ferma per “buio”

 Un mese dopo l’incendio, spente le torri faro del Di Natale: lo sport si ferma per “buio”

Era la metà di dicembre dello scorso anno. A Siracusa, un incendio nel pomeriggio mandava ko l’impianto elettrico del campo di calcio del Di Natale, in particolare le torri faro. “Guasto elettrico”, hanno spiegato i Vigili del Fuoco intervenuti per domare le fiamme e rilevare i danni.
Da allora, ancora nulla è cambiato. Nel mix di competenze pubbliche che è il Di Natale, la pagliuzza corta resta in mano al Comune di Siracusa, attraverso gli uffici del settore sport. Al momento, però, non si intravede la “luce”. Le torri faro non sono alimentate e restano spente la sera. Il che significa che anche l’attività sportiva di base si ferma per sopraggiunta oscurità.
Lo sanno bene quelle società sportive che sono assegnatarie di spazi nella struttura pubblica. Hanno atteso oltre un mese. Adesso fanno presente il loro disapputno. Luca Campisi, ad esempio, è il responsabile della Blu Land, scuola calcio per i più piccini. “Con questo immobilismo, abbiamo perso il 70% dei nostri iscritti. Avevamo 80 bambini, all’ultimo allenamento si sono presentati in 32. Influisce anche il covid, per carità. Ma il problema principale è che dobbiamo concentrare tutta l’attività in un limitato margine orario: dalle 15 alle 17, perchè dopo fa buio e con le torri faro spente non ci si può allenare. Ma quelli sono orari in cui i ragazzini studiano, fanno doposcuola. Abbiamo provato a chiedere di anticipare, ma nulla. Le famiglie, d’altronde, hanno le loro priorità. Ma anche lo sport è una priorità per i bambini…”, racconta Campisi.
Il problema è comune a tutte e quattro le società che si dividono le fasce orarie del Di Natale. “La cosa assurda è che non abbiamo un interlocutore. Non sappiamo se e quando il Comune intenda intervenire per ripristinare l’impianto elettrico. Abbiamo contattato il dirigente del settore Sport, ma nulla. Avremmo anche voluto proporre una soluzione: il Comune fa il progetto e noi ci occupiamo dei lavori, con il costo defalcato dai canoni che mensilmente riconosciamo a Palazzo Vermexio. La spesa non dovrebbe essere superiore ai 3mila euro, mi chiedo se è corretto lasciare senza sport dei bambini perchè non si riesce a fare in tempi umani un intervento tutto sommato semplice come questo. Restiamo fiduciosi in un segno da parte dell’assessore Firenze”.

 

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