Camera di Commercio “liberata” da Catania: “Merito della Lega”, secondo Vinciullo

 Camera di Commercio “liberata” da Catania: “Merito della Lega”, secondo Vinciullo

“Solo un ministro della Lega è riuscito là dove tutti i precedenti ministri avevano fallito: ridare l’autonomia, quindi la libertà dai condizionamenti catanesi, alla Camera di Commercio di Siracusa”. La frase, destinata ad aprire un valzer politico in sala locale, è di Enzo Vinciullo responsabile Provinciale della Lega Sicilia del segretario Minardo, fedelissimo di Salvini.
Tutto rose e fiori? Non ancora, e lo stesso Vinciullo non lo nasconde. “Non appena il decreto del ministro Giorgetti verrà, definitivamente, registrato e notificato ai due Commissari, bisognerà verificare la sostenibilità economico-finanziaria della nuova organizzazione delle 5 Camere di Commercio, partendo dal pagamento degli stipendi dei dipendenti e dalle pensioni agli ex dipendenti. E bisognerà chiarire, e subito, quale ruolo la provincia di Siracusa avrà nella futura gestione della Sac”. Ancora una volta, quindi, sono le quote “aeroportuali” a scaldare discussioni ed interessi.
La Camera di Commercio di Siracusa detiene il 12,24% della società che gestisce l’aeroporto di Catania, mentre un ulteriore 12,24% lo possiede la ex Provincia regionale di Siracusa. “Quindi il nostro territorio possiede il 24,48% delle quote azionarie della Sac”, taglia corto Vinciullo. Ma nonostante una presenza azionaria “così significativa e determinante”, il peso specifico di Siracusa nel comitato di gestione è “quasi inesistente, anzi del tutto marginale e di conseguenza appare evidente a tutti che i Commissari nominati dal ministro Giorgetti dovranno garantire al nostro territorio delle presenze significative nei futuri asset strategici della Sac, rispondenti al peso azionario della nostra Provincia”.
Massimo Conigliaro, siracusano indicato come commissario della Camera di Commercio a 5, inizia così a ricevere subito le prime sollecitazioni. Al momento, nessun commento. In attesa della ufficialità del provvedimento.
Per dovere di cronaca è giusto anche ricordare, però, che la Lega non ha firmato l’emendamento al decreto Pnrr sui commissari.

 

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