Sogno svanito in finale, la delusione di Siracusa. “Ma dobbiamo essere soddisfatti”
Poco più di cinque ore dopo la proclamazione di Pesaro quale capitale italiana della cultura 2024, il sindaco di Siracusa commenta l’epilogo della lunga corsa della città di Aretusa. Francesco Italia sceglie la via del fair play. “Faccio, innanzitutto, i miei complimenti a Pesaro e al sindaco Ricci per il risultato raggiunto”. Poi però confessa di “aver sperato di trovarmi al suo posto”. Insomma, delusione. “Un pizzico. Ma questo non può farci perdere di vista l’ottimo lavoro fatto per la preparazione della candidatura e la grande partecipazione che ha portato alla redazione dei progetti proposti: saranno le fondamenta di scelte culturali e urbanistiche che la città dovrà adottare nei prossimi anni”
Nonostante il sogno sia rimasto tale, venerdì si riunirà l’assemblea del Comitato promotore “per iniziare a programmare i passi successivi secondo uno sviluppo che, realizzando lo spirito del dossier, deve avere sempre al centro Siracusa, le nuove generazioni, e una crescita armonica capace di valorizzare il diffuso patrimonio materiale e immateriale”, dice ancora Italia.
Il primo cittadino si sforza di vedere il bicchiere mezzo pieno. “Siamo comunque soddisfatti: oltre alla grande visibilità è stata una sfida che ha acceso i riflettori sulle prospettive e sulle innegabili ulteriori potenzialità della città che, anche per questo, è entrata nel novero della dieci finaliste”.