Riesplode la moda delle rotatorie. L’ex assessore Midolo: “Cosa è questo obbrobrio?”
Da piazza Euripide a viale Regina Margherita intercorrono poche centinaia di metri. Uno spazio giudicato sufficiente per far nascere ben tre nuove rotatorie. Che impatto avranno sul traffico cittadino? Lo si comprenderà pienamente una volta completati tutti i lavori in corso nella zona, inclusa la ripavimentazione dell’asse Euripide-Gilippo. Marciapiedi larghi e rotatorie sembrano, al momento, nuovi ostacoli per un viavai veicolare sempre intenso in quella zona.
E poi c’è quella rotatoria ovale, con forma allungata, proprio accanto all’ingresso del liceo Corbino. “Cosa è questo obbrobrio?”, si domanda Ciccio Midolo. Da assessore comunale, negli anni 90 importò a Siracusa la moda delle rotatorie per regolare gli incroci più trafficati. La sua fu una florida stagione, segnata dalla nascita della gran parte delle rotonde oggi di uso e consumo quotidiano nel capoluogo.
“Partiamo dal presupposto che per realizzare una, dico una rotatoria e non tre una dopo l’altra, vanno eseguiti dei calcoli sui flussi veicolari. Domando: è stato fatto qui? A prima vista direi di no, perchè gli ingorghi che si stanno creando sono notevoli e non giustificabili solo con i lavori ancora in corso”, attacca Midolo che alle ultime amministrative fu anche candidato sindaco. “La viabilità di Siracusa è stata stravolta, non in meglio, nel giro di un paio di anni: dai troppi chilometri di corsie ciclabili ritagliati sulle strade ai marciapiedi grandi come piazze. Per non parlare della mancanza di un piano urbano del traffico aggiornato. Ora – chiude Midolo – questo ultimo abominio: la creazione di una rotatoria ovale. Mi pare proprio una contraddizione in termini: rotatoria lascia già presagire una forma chiara. Al peggio non c’è mai fine”.