Arrestato ausiliario del traffico 60enne: atti persecutori nei confronti della ex

 Arrestato ausiliario del traffico 60enne: atti persecutori nei confronti della ex

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Un ausiliario del traffico 60enne è stato arrestato dai Carabinieri, a Siracusa. L’uomo, destinatario di un ordine di custodia cautelare ai domiciliari, è accusato di atti persecutori nei confronti della ex fidanzata. La donna, dall’interruzione della relazione amorosa, è stata oggetto di attenzioni “indesiderate”.
L’uomo, vistosi respinto, avrebbe iniziato a recapitarle bigliettini minatori e continue telefonate, raccontano gli investigatori. “In un’ora è arrivato a fare 53 chiamate, quindi quasi una al minuto”, fanno sapere dal Comando provinciale dell’Arma.
Il culmine degli episodi è stato il danneggiamento dell’autovettura della vittima. L’uomo ha pedinato la ex fidanzata fino ad un centro commerciale del capoluogo, ha atteso che lasciasse il veicolo incustodito e ha più volte tamponato l’auto della donna.
Già in quella circostanza i Carabinieri, su segnalazione di un passante al 112, hanno fermato l’uomo durante la fuga denunciandolo per l’accaduto.
Successivamente la donna, che sino ad allora aveva avuto remore a denunciare gli eventi, si è convinta della gravità della situazione anche grazie all’assistenza di un centro antiviolenza del capoluogo.
Così il personale specializzato nella tutela delle fasce deboli del Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, attraverso gli strumenti tecnici e di supporto psicologico presenti nella “stanza tutta per se” ha raccolto la denuncia della vittima e, attraverso la visione delle telecamere, l’analisi dei tabulati e le testimonianze dirette di chi ha assistito, ha in tempi brevissimi richiesto e ottenuto dall’Autorità Giudiziaria aretusea, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’uomo.
Il Luogotenente Franco Presti, comandante della Stazione che ha operato l’arresto, segnala che purtroppo il fenomeno è tipico di contesti socio-culturali dove sono assenti il riconoscimento della dignità e della libertà di scelta dell’altro ed è quindi fondamentale denunciare per favorire l’affermazione della cultura della non violenza.

 

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