Incendi, allerta arancione per il siracusano. Divieti ed obblighi per limitare i rischi

 Incendi, allerta arancione per il siracusano. Divieti ed obblighi per limitare i rischi

Si alzano le temperature e puntale arriva l’allerta incendi diramata dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile. Il bollettino prevede per la giornata di domani (28 aprile) il più alto livello di attenzione per le province di Siracusa e di Ragusa. Allerta è arancione, terzo gradino in una scala di quattro alert.
Mentre sullo strumento del catasto incendi i Comuni siracusani procedono con un certo ritardo, a parte poche eccezioni, sono s tate pubblicate le varie ordinanze comunali antincendio. Provvedimenti che, purtroppo, rimangono spesso inapplicati, in tutto o in parte.
Per il Comune di Siracusa, se ne è occupato il settore della Protezione Civile. Secche e precise le norme, ovvero una serie di divieti e di obblighi, con la previsione di sanzioni in caso di inadempienza.
Divieto assoluto di accensione dei fuochi di ogni genere dal 15 giugno al 15 ottobre dell’anno in corso; vietata nello stesso periodo la combustione dei residui vegetali agricoli e forestali anche se derivanti da sfalci, potature o ripuliture in loco. Ricordato il divieto – valido tutto l’anno – “di buttare dai veicoli o comunque
abbandonare sul terreno, fiammiferi, sigari o sigarette e qualunque altro tipo di materiale acceso o incandescente”.
Vietata “ogni operazione che possa creare pericolo di incendio” in prossimità di boschi e aree protette, terreni agricoli, lungo le strade comunali, provinciali, statali, autostrade e ferrovie.
Attenzione: il divieto riguarda anche l’accensione di fuochi d’artificio, “anche in occasione di feste di
solennità in aree diverse da quelle appositamente individuate e comunque senza le preventive autorizzazioni rilasciate dagli organi competenti”. Non solo divieti, ma anche consigli: meglio evitare di “parcheggiare veicoli su aree prossime a presenza di erba e vegetazione secca”.
Quanto ai proprietari di terreni ed aree agricole, di aree verdi urbane (tra cui il Comune stesso) e di villette, agli amministratori di stabili con annesse aree a verde, l’ordinanza comunale prevede l’obbligo “di provvedere ad effettuare le necessarie opere di difesa passiva di prevenzione antincendio, consistenti negli interventi di pulizia e bonifica, a propria cura e spese dei terreni invasi da vegetazione, mediante rimozione di ogni elemento o
condizione che possa rappresentare fonte di innesco di incendio o pericolo per la salute e la sicurezza pubblica; pericolo per l’incolumità e l’igiene pubblica, in particolar modo provvedendo alla estirpazione di sterpaglie e cespugli, nonché al taglio di siepi vive, di vegetazione e di rami che si protendano sui cigli delle strade e alla rimozione di rifiuti e quant’altro possa essere veicolo di incendio, mantenendo per tutto il periodo dal 15 giugno al 15 ottobre le condizioni tali da non accrescere il pericolo di incendi”.
Particolare attenzione, al fine di prevenire l’innesco di incendi, è richiesta per le aree a confine con le aree edificate per il perimetro esterno di 200 metri e di 50 metri all’interno.
Gli interventi di pulizia “dovranno essere effettuati entro e non oltre il 15 giugno 2022”. Se non si provvede, il Comune di Siracusa, potrà “provvedere d’ufficio ed in danno ai trasgressori, ricorrendo, se necessario anche all’assistenza della Forza Pubblica”.
La sterpaglia e vegetazione secca in prossimità di strade pubbliche e private, lungo le ferrovie e le autostrade, nonché in prossimità di fabbricati e/o impianti ed in prossimità di lotti interclusi, di confini di proprietà, “dovranno essere eliminati per una fascia di rispetto di larghezza non inferiore a 10 metri”. Si tratta dei corridoi tagliafuoco di sicurezza.
“Gli Enti pubblici proprietari e/o responsabili di aree, strade e ferrovie hanno l’onere di farsi carico di pulire le banchine e le scarpate delle vie di comunicazione di propria pertinenza entro il termine del 15 giugno 2022”. E – si legge nell’ordinanza – “sono tenuti altresì al mantenimento della pulizia”. I lavori di pulizia, bonifica dei terreni e bordi stradali devono essere limitati alla asportazione di piante secche, rovi od altro materiale infiammabile. Insomma, nessuno tiri già degli alberi o arbusti, senza alcun motivo.

 

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