Mercato coperto: rimpallo Comune-Iacp, l’assessore Firenze: “Progetto non abbandonato”
“Non è assolutamente vero che l’idea di realizzare il mercato pubblico coperto tra viale dei Comuni e via Sant’Orsola sia venuta meno da parte dell’amministrazione comunale”. L’assessore Andrea Firenze risponde così all’articolo di SiracusaOggi.it. Ed assicura, solo dopo che la nostra redazione ha riportato d’attualità il tema, che “l’avvio dei lavori di riqualificazione di via Giarre erano e sono improrogabili per la riqualificazione di quell’area, sia per la viabilità sia per il decoro di quell’area. E poi ancora per la dignità degli operatori del mercato che negli anni, tra mille promesse idee e progetti hanno resistito eroicamente vedendo piano piano degradare sempre di più il loro mercato rionale non certo per loro dolo”. Quindi, spiega il responsabile delle attività produttive, i lavori di riqualificazione di via Giarre non escludono in automatico la realizzazione di un mercato coperto, il primo per Siracusa. Solo che i tempi appaiono ancora dilatati e pertanto il Comune di Siracusa ha preferito intanto accelerare sull’altro fronte.
Ma il progetto del mercato coperto piace all’assessore Firenze ed all’attuale giunta comunale? “Il progetto del mercato al coperto a me non solo piace, ma ritengo altresì che i mercati al coperto siano la vera scelta e svolta per un rilancio vero dei mercati rionali sempre più inghiottiti dalla grande distribuzione. Certo la copertura è solo una delle condizioni di rilancio e concorrenza efficace, rispetto alla grande distribuzione. Le altre variabili ancora più importanti sono la flessibilità degli orari di apertura, la possibilità di trovare una importantissima offerta di tutti i prodotti alimentari di qualità superiore ai prodotti offerti dai supermercati (possibilmente regionali e quindi a km 0) e la facilità di trovare parcheggio”, dice Andrea Firenze.
“L’idea della realizzazione del progetto dello Iacp, datata 2020, non ha subito una battuta d’arresto, la marcia indietro di Palazzo Vermexio non c’è mai stata. Al contrario, sono soddisfatto che lo Iacp dopo 2 anni abbia avviato un collaborazione per lo sviluppo di una idea progettuale per il mercato coperto con l’Università di architettura. Certo – aggiunge Firenze – se siamo ancora all’idea progettuale non è certo responsabilità di questa amministrazione che ripeto non poteva e non può più aspettare, per riqualificare l’area urbana gli abitanti e gli operatori/eroi di via Giarre, che il paziente passi dalla terapia intensiva a miglior vita”.
In realtà, i ritardi non sono da addebitare solo all’Istituto Autonomo Case Popolari. Per il protocollo d’intesa del 2020, tutte e due le realtà pubbliche (Comune e Iacp) possono stabilire attraverso l’accordo di programma chi fa cosa e come. “Siamo sempre completamente disponibili a dare il nostro contributo – dice allora Firenze – e confrontarci con lo Iacp sul tema del mercato coperto, che non manca a causa nostra. Quanto al mio amico e predecessore Cosimo Burti (ieri aveva attaccato l’amministrazione, ndr) non capisco con quale bando del Pnrr avremmo potuto seguire per provvedere diversamente rispetto al mercato coperto, essendo la proposta dello Iacp. Da lui, che è stato assessore al ramo e consigliere comunale, mi sarei aspettato critiche più serie e puntuali. Ma soprattutto consigli e soluzioni produttive. Invece, proprio mentre stiamo producendo servizi per i quartieri decentrati e per icommercianti della zona, il mio predecessore formula la solita battuta da bar”.