Pillirina inaccessibile e un vigilante, perchè? Varco inibito, il costone è a rischio crollo
Per capire il motivo per cui oggi non è possibile accedere e passeggiare sul costone roccioso che si affaccia sulla Pillirina e sul mare del Plemmirio, bisogno tornare al 17 marzo scorso. In quella data, viene inviata dalla Capitaneria di Porto di Siracusa una comunicazione formale che segnala “il possibile cedimento del costone roccioso in zona Pillirina”. Insomma, c’è rischio per l’incolumità pubblica e pertanto vengono allertati dalla Capitaneria vari enti tra cui Prefettura, Comune, Protezione Civile, Vigili del Fuoco. La comunicazione viene inviata anche ad Elemata, la società proprietaria dei terreni che conducono al costone.
Nei giorni precedenti, nel corso di un sopralluogo sul posto, i militari della Guardia Costiera annotano che “è stato riscontrato che porzione della particella privata (segue indicazione catastale, ndr) era stata interessata da
fenomeni di smottamento e cedimento, che permangono ancora all’attualità”. C’è “un’estesa fenditura a circa 15/20 mt. dal ciglio del costone”, che interessa un ampio appezzamento del terreno privato intestato alla società Elemata Maddalena.
“In relazione alle predette aree interessate dalla suddetta ordinanza questa Capitaneria ha, nel tempo, più volte sollecitato il comune di Siracusa al posizionamento di opere di transennamento e segnaletica monitoria, al fine di rendere conoscibile il pericolo”, anche perchè si tratta di aree “ancora meta di numerosi escursionisti”. Da qui la necessità di inibire l’accesso al costone attraverso il varco numero 34 dell’Area Marina Protetta del Plemmirio. Ed in effetti un cartello spiega in maniera chiara e visibile che da quel varco non si dovrebbe passare. Però è rimasto sempre “aperto” e quindi il concetto di “inibito” si è presto annacquato tra i frequentatori della zona. “Si prega l’Amministrazione Comunale di valutare l’eventuale adozione dei provvedimenti contingibili ed urgenti, anche sulla base delle valutazioni formulate dalla struttura di protezione civile, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli per l’incolumità pubblica ed evitare potenziali danni a persone e/o cose”, conclude la comunicazione ufficiale della Capitaneria di Porto.
In attesa di provvedimenti urgenti, intanto si è mossa la società privata che ha piazzato accanto al varco un vigilante. “Non vogliamo essere responsabili se qualcuno passa, nonostante il divieto, e dovesse cedere il costone segnalato come pericoloso”, spiegano fonti vicine alla società del marchese Emanuele Di Gresy. Come dire, secondo Elemata, che la scelta era inevitabile per tutelare l’incolumità pubblica.